Terza edizione per il Serravalle Rock che si terrà venerdì 27 e sabato 28 luglio presso la Rocca di Castruccio a Serravalle Pistoiese (PT).
Il Festival anche quest’anno continua la ricerca di progetti emergenti e sperimentali con un occhio di riguardo alle band toscane, sempre nella suggestiva Rocca medioevale di Serravalle, gioiello storico di arte e cultura, rigorosamente ad ingresso libero.
Dopo la grande accoglienza ricevuta lo scorso anno dagli islandesi Vök, la direzione artistica di Serravalle Rock ha pensato di puntare ancora una volta su una band nordica, che non avesse mai suonato in Italia e che potesse vantare un’immagine ed un suono assolutamente unici: i Priest. La band svedese con più di un’affinità genetica con i Ghost (vincitori di un Grammy e da poco tornati nei negozi con ‘Prequelle’), ha da poco pubblicato il debutto ‘New Flesh’, uscito per Lövely Records, e propone un letale mix tra industrial, post punk e synth pop associato a misteriose maschere, atmosfere cinematiche e strumentazione analogica.
Prima di loro avverrà il ritorno dei Platonick Dive: la band livornese ospite della prima edizione torna al Festival sull’onda della pubblicazione del lor terzo lavoro in studio, ‘Social Habits’,che li conferma come una delle migliori realtà post rock italiana con la sperimentazione elettronica a rendere il loro sound ancora più internazionale. Il trio unisce sonorità contemporanee, elettronica e sperimentazioni sonore venate di post rock. Un ibrido che fa da ponte fra il digitale e l’analogico, come un incontro fra band e produttori.
La serata sarà aperta dai giovanissimi The Bankrobber che possono vantare un sound fresco e vincente, ricco di influenze new wave, alternative rock e post punk ma soprattutto di chiara ispirazione “brit” (Arctic Monkeys, Editors, Kasabian). Gli autori di “Missing”, secondo album uscito per Vrec, sono stati premiati da Rock Targato Italia e MTV New Generation e di recente hanno vinto l’Akademia Music Award come Best Alternative Rock Song per il singolo ‘Closer’. Il nome deriva dall’omonima canzone dei The Clash.
Protagonisti assoluti della serata di sabato 28 luglio saranno i Casablanca, il nuovo progetto guidato da Max Zanotti (voce dei Deasonika e del collettivo Rezophonic), Stefano Facchi alla batteria (Deasonika) coadiuvati da Rosario Lo Monaco alle chitarre e Antonio Mesisca al basso.
La band ha recentemente pubblicato il secondo album “Pace, Violenza O Costume” (Vrec/Audioglobe) dove “troverete retaggi di Soundgarden (nell’opener pare di essere circondati dallo spettro di Chris Cornell) e Stone Temple Pilots, influenze stoner e allo stesso tempo legami con la scena di casa nostra (su tutti Massimo Volume e Timoria) e ballate toccanti nelle quali il cantato diviene assoluto protagonista”. La band è reduce dall’apertura a Mark Lanegan allo scorso Pistoia Blues inserendo l’ultimo singolo “Un punto di sutura” nella compilation ufficiale del Festival. Co-headliner la band toscana rivelazione dell’anno: i Manitoba.
I giovani fiorentini sono autori di un mix tra garage rock, dream pop e elettronica e hanno appena pubblicato il loro debutto “Divorami” (Sugar). La produzione dell’album è stata affidata a Samuele Cangi (UnePassante, Nothing For Breakfast). Nel loro palmares l’apertura al concerto dei Franz Ferdinand al Beat di Empoli 2017. Il legame tra TearsValley e Serravalle Rock anche quest’anno è sancito dalla presenza del nuovo progetto dell’ex frontman degli Small Jackets.
Lu Silver con la sua String Band ha già all’attivo due album, l’ultimo “The Soul Comes Back To Boogie” dà spazio a varie sonorità, grazie all’uso di chitarre acustiche a sei e dodici corde, semi acustiche ed elettriche e di una vasta strumentazione tra cui pianoforte, armonica, sassofono, Hammond e mellotron. il sound tra west coast, rock blues e qualche sfumatura country rendono unico il progetto.