Smooth Jazz a Trani: un tuffo negli anni ’70 e ’80

Smooth Jazz a Trani: un tuffo negli anni ’70 e ’80

Con un twist moderno, la Magia dello Smooth Jazz Rivisitato arriva nella cittadina di Trani per questo Luglio.

Domenica 20 luglio, al Palazzo delle Arti Beltrani di Trani, si accenderanno le luci su una serata davvero speciale. Preparatevi a un viaggio nel tempo, precisamente negli anni ’70 e ’80, con il concerto del Cappuccio Collective Smooth. Ma non pensate a un semplice revival: questo collettivo, con le sue special guest d’eccezione, reinterpreterà i brani di quel periodo in chiave moderna, dimostrando come il jazz possa contaminarsi con altri generi musicali, persino la disco, per catturare l’interesse anche delle generazioni più giovani. Un evento da non perdere per chi ama la buona musica e vuole scoprire nuove sonorità! L’apertura dei cancelli è prevista per le 20:30, mentre il concerto inizierà alle 21:00.

Il Cappuccio Collective Smooth Jazz: Tre Anime, Tante Note

Il Cappuccio Collective Smooth nasce dall’incontro di tre musicisti campani di grande esperienza. C’è Mimmo Cappuccio, chitarrista e produttore artistico, l’anima dietro il sound unico del collettivo. Poi c’è Annina Galiano, una cantante versatile e raffinata, con collaborazioni importanti sia in Italia che all’estero, capace di emozionare con la sua voce. E non dimentichiamo Cristina Massaro, pianista e tastierista dal tocco elegante, da anni attiva tra jazz, musica brasiliana e fusion. A completare la band, la talentuosa percussionista Alessia Migliore, conosciuta anche come Ale Duke Migliore. Insieme, hanno già calcato palchi importanti e collaborato con artisti del calibro di Nico Rezende, Petra Magoni, Eric Daniel e Tamir Case.

Le Special Guest che Faranno Volare il Jazz

Per questa serata a Trani, il Cappuccio Collective Smooth avrà al suo fianco delle vere e proprie leggende. Stiamo parlando di Mark Sherman, vibrafonista statunitense di fama mondiale, docente alla prestigiosa Juilliard School di New York. Ha suonato con nomi come Peggy Lee e Wynton Marsalis, e il suo stile è un mix perfetto di tecnica impeccabile e calore espressivo. “La sua presenza sul palco è garanzia di un’emozione unica”, ci suggerisce un addetto ai lavori. Poi ci sarà Ramon Montagner, il batterista brasiliano vincitore nel 2024 del Drumeo Awards, uno dei premi più prestigiosi al mondo per la batteria. La sua versatilità nel fondere groove, jazz e percussioni etniche è qualcosa di incredibile. E infine, ma non per importanza, Dario Deidda, uno dei bassisti più stimati della scena jazz europea, otto volte miglior bassista italiano secondo il Jazzit Award. Ha suonato con artisti del calibro di Pino Daniele e Kurt Rosenwinkel, e la sua capacità di spaziare dal jazz puro a progetti più pop è davvero impressionante. Preparatevi a rivivere brani intramontabili come “Mornin'” di Al Jarreau, “This Masquerade” di George Benson e “Sweet Love” di Anita Baker, reinterpretati da questi artisti straordinari che promettono di farci emozionare e coinvolgere, a prescindere dall’età.

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