Paola Minaccioni alle Giornate di Cinema di Sorrento
Paola Minaccioni alle Giornate di Cinema di Sorrento

Paola Minaccioni, la verità del teatro

Passione e talento, verità e simpatia. Quando incontri Paola Minaccioni non incontri soltanto l’attrice, ma una donna che sembra un vaso dipinto, costruito artigianalmente,  rifinito di emozioni e vita vera. Racconta senza muri e barriere quella recitazione e quell’amore viscerale per il teatro. Racconta la sua vita, l’amore di un padre e di una madre che hanno definito e sorretto la sua persona. Racconta e racconterà ogni sua consapevolezza. 

Paola Minaccioni alle Giornate di Cinema di Sorrento
Paola Minaccioni alle Giornate di Cinema di Sorrento

Benvenuta Paola. Sei una delle protagoniste femminili del nuovo film di Vanzina, disponibile su Netflix in Italia Natale a cinque stelle. Come descriveresti il tuo personaggio?

Una donna media, che insegna geografia. Vive all’ombra di suo marito che da un giorno all’altro è entrato a far parte dei grandi, diventando Primo Ministro. Lei vive la frustrazione di non sentirsi all’altezza e cova un grande desiderio di riscatto.

Ti assomiglia? In cosa credi di essere diversa da lei?

Mi somiglia…direi solo fisicamente. Fisicamente è spiccicata a me ! Credo di essere diversa in tutto, dalla scelta dei colori degli abiti, ai boccoli in testa, alla scelta del marito. Ma soprattutto io non cedo così facilmente alle lusinghe maschili, diciamo che riesco almeno a contare…fino a 5.

Come descriveresti invece Natale a cinque stelle?

Una commedia molto divertente. Una farsa strutturalmente impeccabile che passa da un colpo di scena all’altro, che vede impegnati alcuni personaggi della nostra politica a districarsi tra queste innumerevoli situazioni imbarazzanti.

Come ti sei trovata con il resto del cast e che ricordi hai dei giorni di riprese?

Mi ricordo le risate con Ricki Menphis e Marco Risi nei teatri di posa di Roma. Abbiamo improvvisato molto nella scena del mio arrivo in albergo. Non riuscivo a guardare Ricki negli occhi, alla fine ci ho rinunciato.

Il film è disponibile su Netflix. Guardi Netflix? Cosa rappresenta per te essere parte di un nuovo canale che trasmette progetti cinematografici?

È un grande onore e una grande soddisfazione essere parte di Netflix. Confesso di essere affetta da una dipendenza dalla piattaforma Netflix. Ho visto gran parte delle serie dei film e delle produzioni Netflix, potrei elencarle ma facciamo notte! Fidatemi, Sono Netflix addicted e ho deciso che non voglio smettere.

Sei a teatro con lo spettacolo A testa in giù, con Emilio Solfrizi. Presentami questo spettacolo…

La storia di due coppie di amici Isabelle ( io) e Daniel ( Solfrizzi) e Patrick e Laurence. Patrick lascia la moglie per una ragazza molto piu’ giovane e noi ce la ritroviamo a cena. Una situazione classica, tristemente classica direi, ma sviluppata in modo moderno, cinico e divertentissimo. Una commedia popolare di altissimo livello. Il pubblico ascolta sia le nostre parole che i nostri pensieri, con questo escamotage teatrale l’autore Florian Zeller rende partecipe il pubblico delle nostre ipocrisie, meschinità e debolezze portando la commedia ad essere irresistibile . Per il resto, venite a vederci a teatro!

Cosa rappresenta per te, ad oggi, il teatro?

Per me il teatro è verità. È la resistenza al mondo dei social. IL TEATRO ACCADE, ogni sera, come diceva la drammaturga inglese Sarah Kane “ la vita accade”. In questa epoca la vita non accade, ma viene rappresentata. Invece in teatro noi rappresentiamo qualcosa che accade e la sera dopo di nuovo, nello stesso modo ma sempre diverso , tutte le sere. Capisce che luogo magico? Gli attori hanno il compito di rappresentare i sentimenti, le debolezze, gli amori, i dubbi, la vita insomma! E di farlo sinteticamente, artigianalmente, con tutto il corpo e la mente e lo spirito.

Il teatro è vero e vero e diretto è il rapporto con il pubblico ma anche vero e diretto il loro affetto. E’ l’unico posto in cui non sei mediato appunto dai media, dai fenomeni di successo del momento, dai trend topic dell’ultima ora . È il posto in cui l’uomo è al centro, è il luogo del qui e ora, in cui la soglia dell’attenzione ancora resiste oltre i tre secondi, è il posto dove, tutti insieme, si fa una sola cosa, a telefoni spenti. Un posto avanguardistico direi, l’unico posto sacro e rivoluzionario . Per essere top bisogna venire a teatro!

Chi è Paola oggi e quali sono le sue nuove consapevolezze?

Oggi sono una donna felice,sono una donna che ha sempre faticato e combattuto per il suo lavoro. Dopo la scomparsa di mia mamma avvenuta nello scorso Maggio mentre ero in tv su rai 3 con Be Happy, mi sono ritrovata consapevole di non essere piu’ figlia, (mio padre manca dal 98) consapevole del fatto che i miei genitori mi hanno insegnato ad andare avanti e a resistere. Oggi sono consapevole che non ha senso vivere se non si vive a modo proprio. E sono consapevole che il tempo per farlo è adesso.

Un augurio che vuoi fare alla persona che sarai.

Paola, divertiti e stai senza pensieri.

Su Anna Chiara Delle Donne

Redattrice

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