Nunzia Schiano. Foto di Rino D'Antonio
Nunzia Schiano. Foto di Rino D'Antonio

Nunzia Schiano: le sopracciglie aggrottate piene di armonia e vita

Incontriamo “l’attrice artigiana” Nunzia Schiano, come preferisce essere definita pensando alla sua carriera teatrale costruita sempre con umiltà, che recentemente abbiamo apprezzato nella fiction di Rai Uno “Il Commissario Ricciardi” nel ruolo di tata.

Nunzia Schiano. Foto di Rino D'Antonio
Nunzia Schiano. Foto di Rino D’Antonio

In molti l’hanno conosciuta anche per la sua smorfia nel film “Benvenuti al Sud”, un remake del film francese del 2008 Giù al Nord di Dany Boon, uscito nel 2010 con Claudio Bisio ed Alessandro Siani. Nonostante l’età, le tante vite vissute alle spalle grazie ai mille ruoli interpretati, la piccola signora del Sud continua a essere una donna di una straordinaria simpatia coniugata all’asprezza del suo dialetto e con il suo Sorriso sempre stampato nei suoi occhi.

Del mio mondo non amo i santoni, mi spaventano le persone che hanno troppe certezze e credono di avere la verità in mano, detesto chi non riconosce il talento nell’altro” (Nunzia Schiano)

Benvenuta Nunzia Schiano su La Gazzetta dello Spettacolo, eravamo curiosi di chiederti quando ti sei accorta del tuo grandissimo talento per il teatro e per il piccolo o grande schermo, grazie al quale sei diventata un artista poliedrica?

Grazie del benvenuto sulla vostra testata giornalistica e per lo spazio che mi dedicate. Io ho iniziato a Portici al Teatro de “I Rinnovati”, grazie al Prof. Lello Ferrara, che aveva visto in me delle potenti possibilità di essere un giorno un attrice dello spettacolo teatrale e mi ha spronato. Poi insieme a mio marito Niko Mucci, il mio talento espressivo continuerà poi nella “Compagnia de li Cunti” dove ho cantato musica popolare. Il salto di qualità, dopo costanti anni di prove, sul set di Castellabate con “Benvenuti al Sud”, dove interpretò con successo il ruolo di madre ossessiva di Alessandro Siani.

Sei un attrice, da una grandissima esperienza nel settore del teatro, tra le tue molteplici esperienze professionali qual è quella a cui sei particolarmente legata e che racconteresti sempre?

Tra le mie molteplici esperienze teatrali quella a cui sono molto legata è nell’interpretazione dl personaggio di Rosalia Solimene in “Filumena Marturano” per la regia di Liliana Cavani, con una bellissima e bravissima Mariangela D’Abbraccio che interpreta Filumena e Geppy Gleijeses nei panni di Domenico Soriano.

In tanti ti stanno seguendo sul grande schermo per l’interpretazione del ruolo tata, nella fiction “Il Commissario Ricciardi”, un successo della Rai. Come hai appreso la notizia che avessi avuto un ruolo in tale fiction? Ci sveli anche le emozioni scaturite nella tua testa in quel momento?

Ho fatto un provino con Alessandro D’Alatri, che già mi aveva diretto nel film “Sul mare”, e dopo qualche mese mi ha richiamato il mio agente Luca Di Nardo, per darmi la bella notizia che avrei avuto un ruolo in questa fiction televisiva. Descrivere l’emozione che ho provato, non è facile in quando vedevo in me la realizzazione di un sogno di lettrice, interpretando un personaggio che avevo amato già leggendo i romanzi.

Tra cinema, tv e teatro, cosa ti piacerebbe realizzare in un prossimo futuro?

Ci sono già tante novità in arrivo, ma alcune sono ancora in via di definizione, per cui da buona partenopea, per scaramanzia non vorrei svelare questi progetti top secret dei quali preferisco non dir nulla rimanendo nel misterioso.

Tutti hanno dei sogni nella cassettiera dei desideri, qual è il tuo sogno?

Continuare a sognare!

Servizio a cura di Giuseppe De Carlo

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