Carmine Buschini. Foto di Sara Petraglia
Carmine Buschini. Foto di Sara Petraglia

Carmine Buschini: con il mio lavoro una pillola di bene

Torniamo a parlare di Liberi di scegliere, dove Domenico, interpretato da Carmine Buschini è il figlio di una potentissima famiglia della ‘ndrangheta. Il futuro del ragazzo è segnato già appena nato, diventerà un boss malavitoso come il padre.

Carmine Buschini. Foto di Sara Petraglia
Carmine Buschini. Foto di Sara Petraglia

Sarà il giudice Lo Bianco, interpretato da Alessandro Preziosi con coraggio e mettendosi contro tutti a allontanare il ragazzo dalla propria famiglia, dandogli così la possibilità di scegliere un’altra vita.

Carmine puoi parlarci del tuo personaggio?

Ci tengo a ricordare che questo film è ispirato a una storia vera. Domenico nasce all’interno di una famiglia molto potente dell’ndrangheta e come ricordato nel film da Alessandro Preziosi (il giudice Lo Bianco) l’ndrangheta non si sceglie ma si eredita. Domenico, purtroppo, come molti ragazzi nella sua stessa situazione non può pensare a un futuro diverso se non quello di prendere l’eredità malavitosa del padre.

Come è stato interpretare un personaggio con una storia così complessa?

Sono molto felice di aver interpretato Domenico, soprattutto ci tengo a ringraziare Giacomo Campiotti. Lui ha un cuore d’oro e mi ha aiutato moltissimo sul set.  Questo progetto è stata la mia prima vera prova d’attore. Ho fatto un grandissimo lavoro sulla tecnica dal punto di vista del linguaggio. Sono stato seguito sul set da un “dialogue coach”.

Ho cercato di dare a Domenico anima e corpo, la sua storia era una realtà che non conoscevo e prima di iniziare le riprese mi sono informato il più possibile sui tanti ragazzi che sono nella sua stessa situazione.

Carmine Buschini sul set di Liberi di Scegliere. Foto di Sara Petraglia
Carmine Buschini sul set di Liberi di Scegliere. Foto di Sara Petraglia

Come ti sei trovato a girare con il cast di questo film?

Con Giacomo Campiotti ormai mi sento a “casa”. Alessandro Preziosi è un grandissimo attore che ho da sempre ammirato. Sul set mi sono affidato a lui e ho cercato nel mio piccolo di “rubare” il più possibile da lui.  Come è capitato in altri progetti, lavorare con grandi attori a me aiuta a crescere e a imparare perché nel mio lavoro c’è sempre da imparare.

Quanto è importante che in TV si affrontino questi temi?

E’ importantissimo soprattutto perché la televisione ha una grande influenza sulle nostre vite. Raccontare realtà quotidiane, come quella della malattia in Braccialetti Rossi, o come la storia di Domenico, lasciano in tutti noi uno spunto di riflessione. Spero che portando queste realtà in televisione, un giorno si riesca a cambiare in meglio. Ho sempre scelto progetti sociali che spero possano lasciare nello spettatore “una piccola pillola di bene”

Su Maria Rita Marigliani

Giornalista Pubblicista, Ufficio Stampa e Social Media Manager. La comunicazione rappresenta, da sempre, un’opportunità di evoluzione e crescita necessaria per me e per la conoscenza degli altri.

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