Yes Weekend è il programma condotto dalla giovane Sara Brusco, conduttrice e attrice, e Gian Marco Tavani, anch’esso attore e conduttore. Un sodalizio forte, ben coeso, che ha portato i due anche alla realizzazione di un volume, “Yes Weekend”, edito per La Nave di Teseo e che vi raccontiamo per la nostra rubrica “Libri e Scrittori”.
In questa nostra intervista, oggi, vi parliamo delle loro esperienze lavorative e di questo bellissimo progetto editoriale.
Benvenuti su La Gazzetta dello Spettacolo, Sara Brusco e Gian Marco Tavani. Come state?
Sara: Stiamo bene, grazie! Siamo felicissimi e carichi per il periodo che stiamo vivendo. Siamo presi sia dalla sponsorizzazione del libro che dalla realizzazione delle nuove, dieci, puntate future. Un progetto a cui teniamo molto, senza alcun dubbio.
“Yes Weekend” è un po’ il vostro diario di bordo, un “volume” legato alla nota e omonima trasmissione Sky di cui siete da tempo alla conduzione. Come ha preso vita quest’idea?
Sara: Siamo stati contattati da “La Nave di Teseo” che, contenti del nostro lavoro televisivo, ci ha chiesto di scrivere una specie di guida turistica innovativa,molto più social, se vogliamo. Nulla di articolato, se non un semplice diario di bordo particolare, legato a ricordi, aneddoti, a cose non viste in trasmissione.
Volevo appunto chiedervi un particolare ricordo legato alle tante esperienze vissute all’interno del programma?
Sara: Sono tante le cose di cui potremmo parlare. Sono le piccole realtà, in Italia, a rendere speciale, noto, ciò che vi è, così come le persone, tutti coloro che fanno bene il loro lavoro. Quando visitiamo agriturismi, B&B, fattorie, restiamo spesso colpiti dalla loro storia, da ciò che ne è scaturito. Cerchiamo, il più possibile, di raccogliere esperienze strane, se vogliamo anche inusuali, perché il bello è insito proprio nelle particolarità, che ne fanno poi la differenza.
Gian Marco: Il bello, a mio avviso, risiede davvero nelle particolarità, nelle cose che vengono realizzate con il cuore. Storie incredibili, come diceva precedentemente Sara, in cui è insita la nostra indole, il nostro essere avventurosi o selvaggi e tanto altro. Non ultima la nostra Italia che, in poche ore di volo, ci permette di raggiungere qualsiasi posto.
Il lockdown ha completamente stravolto le nostre vite e, l’occasione del libro, oggi, vi sta regalando l’opportunità di poter finalmente incontrare il vostro pubblico. Quali sensazioni sono legate a tutto ciò?
Sara: Il libro ed il programma in sé sono proprio nati in pandemia, per esorcizzare quel periodo, l’impossibilità di poterci spostare da casa. Da ciò, in seguito, la possibilità di far diventare il programma una rubrica di Sky Tg24. Le persone che incontriamo, oggi, sono sorprendenti, vogliose di verità, di divertimento. Cerchiamo di portare loro tutto ciò, senza nessuno che ci scriva i testi, senza articolare nulla, utilizzando la nostra semplicità, spontaneità.
Sara, hai studiato recitazione, canto e dizione. Quale tra queste discipline ti è più a cuore e, principalmente, cosa ti ha spinto a voler intraprendere la strada legata all’ambito televisivo?
Il mondo dello spettacolo mi attrae da quando ero bambina. Rimanevo incantata nel guardare alcune importanti attrici recitare ed assimilavo ciò che potevo. Ho poi intrapreso alcuni studi legati proprio alla recitazione, alla conduzione televisiva ed oggi, con immenso piacere, sono qui.
Rivolgo la stessa domanda a te, Gian Marco Tavani. Cosa ti ha spinto ad intraprendere la strada della recitazione e che ricordo hai della tua partecipazione, ancora in atto, al noto programma, “Le Iene”?
Ho cominciato a studiare recitazione per abbattere la mia timidezza, ma mai avrei pensato a ciò come ad un vero e proprio mestiere. A Roma, anni dopo, ho dato inizio ai miei studi di recitazione, per poi dedicarmi ai viaggi, all’Estero. Al mio ritorno in Italia, successivamente, ho incontrato “Le Iene”. Prima di allora, ho avuto modo di prendere parte ad alcuni film con protagonista Liam Neeson, “Rome in love” e molti altri. Il rapporto con “Le Iene”, come sottolineavi anche tu, è ancora in atto e continua a regalarmi grandi soddisfazioni.
Se di futuro parliamo, cosa vi piacerebbe poter realizzare nell’imminente?
Gian Marco: Personalmente, e credo di parlare anche a nome di Sara, mi auguro che “Yes Weekend” possa crescere sempre più. Abbiamo protetto questo progetto da prima della sua messa in onda, così come le persone che ci hanno fornito la propria esperienza. Ci auguriamo, inoltre, che i molti vogliosi di esperienza possano condividerla con gli altri, in maniera pulita, in modo tale da essere di supporto a tutti coloro che lo vorranno. Vogliamo poter crescere sempre più, in maniera giusta e libera, aperti al mondo esterno.
Chi sono Sara e Gian Marco nella vita di tutti i giorni?
Sara: Sara è una ragazza schietta, sincera e semplice che vive di grandi valori, di rispetto per l’ambiente, la vita e le persone. La stessa Sara che trovare in “Yes Weekend”.
Gian Marco: Sono una persona semplice che vive anche di un altro lavoro, un brand realizzato insieme alla sua mamma. Vivo, da qualche tempo, anche di questo nostro, importante, programma, “Yes Weekend”, così come “Le Iene”, i film e quanto altro.