Oggi abbiamo incontrato Luca Cesa, protagonista del cortometraggio La Valigetta, diretto da Alessandro Panza, e presentato in anteprima alla 75 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.
Bentrovato Luca Cesa. Sei protagonista del cortometraggio La valigetta presentato al Festival di Venezia. Come descriveresti questo progetto?
Buongiorno a te, la Valigetta è un progetto nato grazie al contributo del Nuovo Imaie che ha dato l’opportunità a molti attori e scrittori di poter esprimere liberamente il loro potenziale. La valigetta è un contenitore, un involucro, uno scrigno, che racchiude una storia o forse tant’è storie..
Come presenteresti invece il tuo personaggio?
Il mio è un personaggio esuberante, loquace e impulsivo, che vive dei contrasti della società odierna. La sua difficoltà nel trovare lavoro lo costringe a vivere di espedienti. Il suo non è vivere, ma sopravvivere.
Quale è il messaggio che speri arrivi al pubblico e alla critica di questo corto?
Il vero messaggio di questo corto è che la realtà non è mai quella che viene percepita direttamente, nasconde sempre un messaggio più profondo, a volte imprevedibile.
Cosa pensi di aver dato al tuo personaggio di te?
Beh, sicuramente molto. Innanzitutto la mia inquietudine, un sentimento che mi contraddistingue e che si vede molto nel personaggio di Stefano, ma anche l’ironia e l’empatia che fanno parte del mio carattere.
Che emozione provi in questo momento, essendo in un posto così magico?
Unica! È la prima volta per me in questa magnifica cornice. Sono rimasto molto colpito dal calore della gente, si respira un’aria davvero magica. Spero sia la prima di una lunga serie!
Cosa rappresenta per te La valigetta?
Un bell’investimento, è stata una palestra per me e un’ottimo progetto collettivo. Un’avventura condivisa con splendidi compagni di viaggio, dal regista agli attori tutti, in particolar modo Sebastiano Re, con cui ho avuto il piacere di condividere questa esperienza e di instaurare anche una bella amicizia.
So che stai girando Il paradiso delle signore daily. Cosa puoi dirci del tuo personaggio?
Beh, che si può dire… È un personaggio essenziale per un risvolto fondamentale di una delle storie chiave della serie. Purtroppo però non posso dirvi altro perché è ancora il lavorazione. Andrà in onda il 10 settembre su rai 1. Non perdetelo!
Ad oggi c’è un ruolo che vorresti ottenere e che hai sempre voluto?
Sicuramente mi piacerebbe sperimentare dei personaggi complicati, che mettano in discussione anche le mie capacità. Questo è un mestiere che si fa sul campo, dove il lavoro è costante, giornaliero. Non sono uno a cui piace fare le cose facili, sono per le sfide.
Sogni nel cassetto e progetti futuri..
Uno stimolo fondamentale per me è l’ambizione. Sogno di lavorare per progetti sempre più importanti e di impegnarmi sempre di più in questo mestiere.
Oltre al Paradiso delle Signore sto lavorando ad un’altro importante progetto di cui ancora però non posso dire nulla per scaramanzia!
La Valigetta
Racconta una storia, o forse tante storie: all’interno di un bar, Paolo – uno scrittore alla ricerca di una storia, ma soprattutto alla ricerca di se stesso –, Asia – una sensuale barista “apparentemente” ingenua e superficiale –, una coppia di amici agli antipodi, Stefano – un ragazzo esuberante, loquace e impulsivo – e Riccardo – taciturno, riservato, riflessivo – saranno i protagonisti di una realtà rarefatta.
“La Valigetta nasce dall’idea di dare spazio e visibilità ad un cast di giovani e talentuosi attori – Sebastiano Re, Cecilia Napoli, Luca Cesa e Andrea Lintozzi – inserendoli all’interno di un contesto aperto a molteplici chiavi di lettura, cercando di spiazzare la visione tramite un’interpretazione dei ruoli che ribalta la realtà di ciò che viene visto” dichiara Panza.