Teresa Federico - Serial killer per signora

Teresa Federico, libera di dire ciò che penso

A tu per tu con Teresa Federico

Arriva al Teatro Sala Umberto di Roma lo spettacolo Serial killer per signora. Protagonisti Gianluca Guidi, Giambiero Ingrassia, Alice Mistroni e Teresa Federico.

Teresa Federico - Serial killer per signora

La Gazzetta dello Spettacolo aveva avuto il piacere di intervistare Teresa Federico con le sue compagne Ladyvette: Valentina Ruggeri e Francesca Nerozzi. Oggi, la incontriamo (quasi) da sola per farci raccontare lo splendido periodo che sta vivendo divisa tra TV e teatro.

Bentrovata su La Gazzetta dello Spettacolo, Teresa Federico. Sei a teatro con lo spettacolo Serial Killer per signora. Mi parli di questo progetto?

Serial killer per signora è un musical di Douglas J. Cohen, tratto dal romanzo No Way To treat a lady, da cui è stato tratto l’omonimo film nel 1968. La regia dell’edizione italiana è del grande Gianluca Guidi che certamente conoscerete.

Parlaci del tuo personaggio.

Io interpreto il ruolo di Sarah Stone, una giovane donna dell’upper-class newyorkese, tutta etichetta e sale di lusso. Dopo un omicidio avvenuto nel suo prestigioso palazzo conosce un poliziotto un po’ sgangherato (Giampiero Ingrassia) di cui si innamora perdutamente e che le fa mettere in discussione tutte le sue abitudini a 5 stelle. Adoro questo personaggio. Sono molto felice di interpretarlo.

Ti somiglia? In cosa credi di essere diversa da lei?

Sarah Stone e Teresa si somigliano un po’, sí. Entrambe amano i lustrini della vita altolocata, ma poi quando ci si trovano di base si annoiano. Tendiamo tutte e due a fare scelte guidate dalla pancia e non dalla testa e raramente ce ne pentiamo o torniamo indietro. La più grande differenza però è che Sarah è ricca sfondata!

Come è stato per te tornare a teatro?

Mah non è stato un ritorno vero e proprio. Io ho iniziato con il teatro e poi non sono riuscita più a mollarlo. Sarà la polvere, saranno le poltrone rosse, sarà tutta la storia che c’è dietro, non so, il teatro mi strega e mi tiene a se’. Per quanto sia più faticoso della TV e del cinema (anche se non sempre) è solo in teatro che ho la sensazione di raccontare davvero di una storia e di farlo attraverso un personaggio.

E con il cast come ti stai trovando?

Benissimo. Considerando che non conoscevo personalmente nessuno di loro all’inizio mi sono sentita un po’ persa. Ma Gianluca, oltre che un attore bravissimo, è un regista attento e preciso e ha da subito avuto le idee molto chiare su questo progetto, aiutandomi a scovare l’essenza di Sarah Stone sotto le macerie di mille cliché. Giampiero Ingrassia è stato un’altra scoperta bellissima, oltre al suo talento indiscusso, mi ha colpito il suo essere così umanamente attento, empatico e molto leale, mi ha dato molti consigli. E poi c’è Alice Mistroni, performer eccezionale e, da subito, amica. Con lei c’è stato proprio il colpo di fulmine. Accanto a noi c’è stato anche Piero di Blasio attore e regista ma che in questo frangente è’ stato aiuto regista: gli dobbiamo molto

Quale messaggio speri colga il pubblico dello spettacolo?

Spero che possa provare tutte le emozioni che questo spettacolo ha suscitato in noi! E soprattutto spero che si diverta!

E del tuo personaggio?

La libertà di dire le cose che si pensano, di essere onesti anche quando, per orgoglio, si vorrebbe far finta di essere forti e distaccati.

Teresa, so che sei parallelamente impegnata con le riprese de Il Paradiso delle Signore, con le Ladyvette (Valentina Ruggeri e Francesca Nerozzi). Come sta andando?

Sto facendo tetris tra le due cose e per ora sembra che stia andando tutto bene! Non avrei rinunciato per nulla al mondo a nessuno dei due!

Come é stato per te tornare sul set di una serie che ha riscosso così tanto successo?

Il set de “il paradiso delle signore” è una bella famiglia fatta di professionisti di altissimo livello. Praticamente il paradiso per noi Ladyvette. Il suo successo sta nella determinazione di tutti quelli che lo hanno fortemente voluto, superando tutte le difficoltà che spesso si hanno nelle “start-app”, in particolare Monica Vullo e Andrea Pecorelli, due testardi, come piacciono a me.

E cosa provi a dividerti tra teatro e TV?

Felicità pura. Mi godo questo momento. Soprattutto perché mi divido tra due cose che amo molto profondamente. Mi sento molto grata e fortunata.

La tournée in teatro durerà fino a Marzo, sentirai la mancanza delle tue compagne Ladyvette?

Da morire. Già abbiamo iniziato a mandarci messaggi d’amore. Ma il nostro progetto non è fatto solo di concerti ed eventi, c’è tutto un lavoro dietro che continueremo a fare insieme, anche e sopratutto per non andare in crisi d’astinenza!!

Ma Teresa, parliamo di te. Chi sei quando non lavori?

Quando non lavoro? E quando!? Per fortuna non ho avuto molto modo di non lavorare ultimamente. Ma tutto il tempo libero che io lo passo con la mia famiglia: Roberto Gori, mio marito e amore della mia vita (compositore de Ladyvette) in giro per l’Italia tra subacquea, vela, sci, e cerchiamo sempre di portare con noi la nostra Pilù, un simil border collie che trattiamo come una figlia!

Un’esperienza lavorativa che ti piacerebbe fare ora?

Un film con Ladyvette. Sarebbe il coronamento di un sogno e di anni di lavoro.

Progetti futuri?

A fine aprile Ladyvette saranno al Brancaccino con uno spettacolo scritto da Giorgio Prosperi e me sul trio Lescano. Ecco, solo a nominarlo sorrido di felicità.

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Redazione Giornalistica

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