Gardaland Resort è la cornice di “Una Famiglia Sottosopra”, la commedia di Alessandro Genovesi con Luca Argentero e Valentina Lodovini.
Il 6 novembre segna il ritorno di Gardaland Resort sul grande schermo, non solo come sfondo, ma come vero e proprio catalizzatore di magia nella nuova, attesissima commedia di Alessandro Genovesi: «Una famiglia sottosopra». Con protagonisti amati dal pubblico come Luca Argentero e Valentina Lodovini, la pellicola promette risate, equivoci e, soprattutto, una profonda riflessione sui legami familiari nell’era moderna.
Dopo aver firmato successi come «La peggior settimana della mia vita» e i capitoli della saga «10 giorni senza mamma», Genovesi torna a esplorare il complesso universo della famiglia, questa volta con un colpo di scena che più bizzarro non si può: uno scambio di identità che rimescola ruoli e prospettive.
Trama Capovolta: La Magia di Gardaland Riscrive i Ruoli
La storia ruota attorno ai Moretti, una famiglia disfunzionale e in crisi. Alessandro (Luca Argentero), il padre, non lavora da anni ed è disilluso; Margherita (Valentina Lodovini), la moglie, è sempre più distante; e i tre figli, irrispettosi, completano un quadro di infelicità che porta Alessandro a desiderare, in cuor suo, di cambiare tutto, inclusi i suoi cari.
La miccia scatta dopo una giornata passata a Gardaland Resort per il compleanno della più piccola. Passata la notte al Gardaland Hotel, al risveglio, accade l’impensabile: ogni membro della famiglia si ritrova nel corpo di un altro. Un’inversione di ruoli inaspettata che, tra litigi esilaranti e rivelazioni intime, obbligherà tutti a mettersi, letteralmente, nei panni dell’altro.
- Il paradosso come strumento: Lo scambio di corpi, un tema narrativo caro al cinema (come il francese «Indovina chi?» a cui il film si ispira liberamente), diventa qui un pretesto narrativo efficace per affrontare temi reali: la mancanza di comunicazione e la difficoltà di comprensione che spesso si annidano nel quotidiano familiare.
- Empatia in primo piano: Come sottolinea Nostro Figlio, il film «usa il paradosso per parlare di temi veri: la difficoltà di comunicare, la fatica di capirsi, il rischio di dare tutto per scontato in famiglia», invitando lo spettatore a uscire dalla sala con domande da condividere, rafforzando così il dialogo intergenerazionale.
Una Lunga Storia d’Amore con l’Audiovisivo
«Una famiglia sottosopra» consolida la tradizione di Gardaland come set cinematografico d’eccellenza, un ruolo ribadito anche all’80ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Dagli anni ’80 con Bim Bum Bam a Ti amo in tutte le lingue del mondo di Leonardo Pieraccioni, passando per videoclip musicali e programmi TV come Top Gear, il Parco ha sempre saputo offrire scenografie versatili e di forte impatto. Elisa Nicastro, Pr & Communication Manager di Gardaland, in occasione del talk a Venezia, ha spiegato che il Resort è un «mondo con all’interno altri mondi […] abbiamo l’area medievale, abbiamo la zona esotica, abbiamo i villaggi antichi inglesi. Ogni tipo di scenografia da noi è disponibile».
Questa sinergia con il mondo dell’intrattenimento valorizza l’anima autentica di Gardaland, un luogo che da cinquant’anni regala al pubblico esperienze memorabili e consolida un legame genuino con chi lo visita. La commedia di Genovesi è quindi un invito a ridere, a riflettere e a riscoprire, attraverso la magia del cinema, il valore inestimabile dell’essere famiglia, anche quando è completamente sottosopra.
La Gazzetta dello Spettacolo Il quotidiano dello ShowBiz


