Circo de Los Horrores - Cabaret Maledetto

Il cabaret maledetto e lussurioso del Circo de Los Horrores

Circo de Los Horrores - Cabaret Maledetto

Il Circo de Los Horrores – Cabaret Maledetto, sbarca a Napoli e torna a portare nella città partenopea quel tipo di spettacolo emozionale e circense che mancava dall’arrivo della compagnia avvenuto lo scorso anno.

CABARET MALEDETTO – Un format nuovo, un format diverso, un format che rispecchia chiaramente il sottotitolo di “cabaret“. Non parliamo più di uno spettacolo di sole esibizioni circensi che richiamano l’horror, ma parliamo di una nuova configurazione di spettacolo che punta l’attenzione sull’aspetto più concreto dell’interazione. Già dall’ingresso in sala, infatti, si possono notare le prime file che sono strutturate con tavolini e sedie da bar, tal da rendere l’esperienza del fruitore più interattiva.

Il cabaret vede alternarsi sul palco artisti circensi che fanno acrobazie e numeri sensazionali, alternandosi a danze come il tango, a balletti sensuali e pieni di significato.

MUTAZIONI e PARTICOLARITA’ – Quello che è sottolineato in questo nuovo capitolo del Circo de Los Horrores è il concetto di diversità, il punto di vista introspettivo dell’anima quasi “repressa” degli artisti del cabaret, che si sentono vivi solo nella massima espressione quando sono sul palco, quando il loro travestimento o la loro diversità è forma di spettacolo e non caratteristica da additare dallo spettatore. I testi a tal proposito sono curati nel dettaglio e concentrandosi in maniera più profonda, si riesce a cogliere il senso di vuoto che i soggetti rappresentati possono esprimere attraverso l’arte.

Racconta il 666: “Siamo tutti maledetti, e gli artisti hanno venduto un pezzo di loro all’oscuro demonio per un attimo di popolarità e per un applauso del pubblico“.

GENIALITA’ DEL PROIBITO – Massima espressione di quello che vuole esprimere il genio di Suso Silva nel progetto è quello status costante di essere al limite tra l’umano e il disumano, tra il consentito ed il proibito, tesi e antitesi. Vedere sul palcoscenico il demonio in un confessionale che da penitenza a chi non è ancora un maledetto è sicuramente una scena molto forte, che capovolge i concetti del senso comune. Special guest della prima partenopea come “peccatori” sono stati Maurizio Casagrande e Tiziana De Giacomo, che coinvolti dal malefico si sono messi in gioco interagendo con gli artisti del Circo de Los Horrores.

Circo de Los Horrores - Cabaret Maledetto

PERSONAGGI – Come nella migliore delle saghe, ruolo fondamentale ricoprono i personaggi che danno un senso alla storia, ognuno di essi con caratteristiche diverse e funzionali al caso.

A partire dall’interpretazione magistrale di Suso Silva nel ruolo di Lucifero, c’è una “padrona di casa”, alias Mamma Lupa interpretata magistralmente da Raquel Maldonado, il diavoletto 333 Alejando Sanabria. Le protagoniste in rosa (o meglio in rosso) interpretate da Paula Lastra, Beatriz Fernàndez, Marìa Garcìa e Mirian Vega. Raùl Massana invece, è un atipico diavolo di Las Vegas che interagisce con il pubblico a suon di cabaret sull’attualità. La perversa è interpretata da Francisco Josè Garcìa. Al cast spagnolo, si aggiunge anche un tocco di Italia con Viviana Rossi e Carlino Triberti. Concludono il cast Colombiani, Russi, Equadoreni ed Etiopi dalle bellezze mulatte.

LOCATION e GIOCHI DI LUCE – Le ambientazioni a dispetto del concetto di Circo, non sono espresse in un’arena circolare, bensì sulla ricostruzione minuziosa nei dettagli e particolareggiata dell’antro del Castello di Lucifero. Un grande trono a scomparsa, una torre, una scalinata delle conclusioni, un salone ed uno spettrale grammofono che da molto a che pensare, che per quanto presenti ed imponenti a scena vuota, sembrano scomparire quando l’estro artistico dei protagonisti occulta tutto quello che c’è intorno per mostrare la bravura degli attori. Ruolo fondamentale giocano le luci in questo caso curate da Juanjo Llorens. I giochi creati fanno si che senza la presenza di “effetti speciali” si renda l’idea del sangue, o ancora l’idea della polvere di stelle.

Circo de Los Horrores - Cabaret Maledetto

CONCLUSIONI – Il Circo de Los Horrores – Cabaret Maledetto, non delude le aspettative, ma sicuramente si propone in maniera diversa agli occhi dello spettatore che si aspettava una “replica” della versione originale del Circo. Molto apprezzato l’estro degli attori nel giocare con il pubblico, essendo li stessi riusciti ad entrare nella scena con battute e luoghi comuni molto “italiani”, seppur il cast sia prevalentemente spagnolo. La tournee continua ed il cast continua a girare il mondo, creando continuando a chiedere agli spettatori: “passate all’oscuro“.

Su Francesco Russo

Francesco Russo, giornalista e direttore del quotidiano "La Gazzetta dello Spettacolo", comunicatore digitale ed ufficio stampa di eventi e VIP.

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