Al Cometa Off di Roma, la commedia brillante “Chi non c’è è complice” di Janet De Nardis. Risate e verità sul mondo femminile.
Dal 5 al 9 novembre 2025, il sipario del Teatro Cometa Off di Roma si alza su una commedia destinata a far parlare: “Chi non c’è è complice”. Non è solo uno spettacolo, ma un vero e proprio atto di liberazione in cui le fragilità umane, specialmente quelle femminili, diventano la forza motrice di una risata inarrestabile e, a tratti, graffiante.
L’opera, ideata e scritta da Janet De Nardis – reduce dal successo del suo film thriller-fantascientifico Good Vibes (uscito nell’ottobre 2023) – con la collaborazione ai testi del comico Marco Passiglia, promette un caleidoscopio di emozioni che scivolano dal brillante al graffiante. I riflettori sono puntati sulle contraddizioni e i paradossi della vita contemporanea, affrontati con una lucidità disarmante e un ritmo serrato.
Donne, Risate e Verità: Lo Specchio della Società
La commedia si presenta come un dialogo aperto e senza filtri sul mondo femminile, capace di raggiungere, per estensione, anche il cuore e la mente del pubblico maschile.
Due attrici straordinarie, la stessa Janet De Nardis e l’eclettica Alessia Francescangeli, portano in scena una moltitudine di personaggi e sfaccettature. Alessia Francescangeli, nota per i suoi lavori nel genere brillante e cofondatrice del trio comico “Due e mezzo”, unisce all’esperienza teatrale una profonda conoscenza della comicità radiofonica e web, garantendo un’interpretazione dinamica e contemporanea.
«Lo spettacolo mette a nudo le ossessioni, le paure e le aspirazioni delle donne di oggi, dalle dinamiche social alla ricerca di un equilibrio tra vita e carriera, rendendo la sala un luogo di rispecchiamento e catarsi» – un concetto chiave che emerge dalle prime anticipazioni dello staff del Cometa Off, sottolineando l’obiettivo di riflessione leggera ma incisiva.
I Temi Caldi della Comicità Contemporanea
La forza del testo risiede nella sua capacità di cogliere e trasformare in teatro vivo le contraddizioni che tutti viviamo quotidianamente. Tra gli argomenti trattati, in un vortice di paradossi irresistibili, troviamo:
- Il culto della “singletudine”: tra libertà sbandierata e la difficoltà di accettare la solitudine.
- La sopravvivenza moderna: l’arte di destreggiarsi tra lavoro, amori complicati e le aspettative sociali spesso irrealistiche.
- Famiglia e libertà: la complessa gestione tra il desiderio di creare una famiglia e il liberismo della libertà individuale.
- L’ossessione per i like: la dipendenza dal consenso virtuale e la trasformazione della vita in performance.
- Il terrore di invecchiare: l’ansia legata al tempo che passa, in una società che valorizza l’eterna giovinezza.
Questo approccio tematico, attualissimo e supportato da una scrittura che evita i cliché, mira a stimolare la riflessione con una leggerezza non superficiale.
Dietro le Quinte: Regia e Successi Precedenti
La direzione artistica e la colonna sonora dello spettacolo sono affidate a Fabio Lombardi, un professionista che saprà certamente bilanciare il ritmo incalzante della comicità con momenti di maggiore profondità emotiva.
La presenza di Janet De Nardis come autrice, regista e attrice, fresca del successo del film Good Vibes, aggiunge un elemento di grande interesse. Good Vibes, un fanta-thriller uscito nelle sale a fine 2023, ha affrontato temi attuali come l’abuso della tecnologia e la privacy, dimostrando la capacità della De Nardis di utilizzare linguaggi diversi – dal cinema al teatro – per analizzare e criticare la società contemporanea. Le recensioni sul suo film hanno evidenziato una regia attenta a temi sociali, una garanzia di profondità anche in questa nuova avventura teatrale.
Con “Chi non c’è è complice”, il duo De Nardis-Francescangeli promette di far scontrare e rispecchiare generazioni e punti di vista, dimostrando che fragilità e contraddizioni sono il sale della vita e, soprattutto, gli ingredienti perfetti per una commedia brillante che non teme di affrontare verità scomode.
Appuntamento imperdibile, quindi, per chi cerca un’ora e mezza di risate intelligenti e una dose di riflessione necessaria sul ruolo della donna e dell’individuo in un mondo sempre più complesso e interconnesso. La complicità in platea è l’unica richiesta.
La Gazzetta dello Spettacolo Il quotidiano dello ShowBiz


