Antonio Sambalotti e i Gemini
Antonio Sambalotti e i Gemini

Antonio Sambalotti: pronti al Premio Ravera

Abbiamo il piacere di ritrovare Antonio Sambalotti dei Gemini, artista sempre sorridente, pronto ad aprirsi ai nostri lettori.

L’occasione riguarda il “Premio Gianni Ravera” che vedrà la luce questo 11 giugno, presentato da Carlo Conti. Con il presentatore i Gemini hanno in comune l’esperienza a “The Band” ed è anche di questo che parleremo con il leader del gruppo.

Ben ritrovato su La Gazzetta dello Spettacolo, Antonio Sambalotti. Come stai?

Molto bene, grazie!

Antonio, ben presto con i Gemini prenderai parte al Premio Ravera, ideato dal cantautore Michele Pecora con il supporto artistico del manager Pasquale Mammaro. Quali sensazioni sono legate a tale partecipazione e cosa presenterete una volta saliti su quel palco?

Siamo felicissimi di prendere parte al Premio Ravera e, a tal proposito, abbiamo deciso di omaggiare Ravera stesso con la canzone del ’71 di Little Tony, “La folle corsa”, da lui presentata a Sanremo. Allo stesso tempo, omaggeremo in tal modo anche Alberto Radius, recentemente scomparso, in una modalità che riporta alla Formula 3. I nostri ultimi concerti sono stati proprio insieme a Radius e non poteva che andare così, felici di portarlo con noi sul palco, in un certo senso.

Parlando appunto di Alberto Radius, che ricordo hai di lui, delle ultime collaborazioni insieme?

Un ricordo più che bellissimo! Il nostro percorso artistico ha avuto inizio proprio con lui, che nel 2011 produsse il nostro primo disco, con conseguente singolo, “Fuori di testa”. Lo incontrammo nel suo studio, a Milano, e nell’ascoltare un nostro pezzo, in precedenza dal vivo, rimase colpito dalla nostra musica. Questa estate, in ultimo, nonostante la malattia, volle comunque essere al nostro fianco. Lo porteremo sempre con noi, sia per ciò che ci ha regalato, sia per la musica che ha da sempre realizzato.

Un cast forte, quello che sarà presente sul palco per tale evento. Con quali artisti vi piacerebbe poter stringere accordi per un duetto, per un nuovo pezzo da scrivere, magari, a quattro mani?

Tanti, proprio per via del bel cast che caratterizza tale evento. Guardando agli esordi, alle nostre contaminazioni, sceglierei, però, di certo Michele Zarillo.

Di tempo ne è passato da quelli che sono stati i vostri inizi. Quanta strada avete compiuto sino ad ora, quante soddisfazioni avete felicemente raggiunto?

Manca ancora tanto al nostro percorso, che comunque è stato ben mirato e appagante. Abbiamo collaborato con artisti importanti, da Radius, ad Alberto Rocchetti e non solo. Abbiamo anche vinto dei festival, partecipato ad Area Sanremo e vissuto la splendida esperienza con “The Band”. Sarà un piacere, difatti, ritrovare proprio Carlo Conti, che ci accolse in quel programma, al Premio Ravera.

Che ricordo hai, a tal proposito, dell’esperienza a “The Band” e “Area Sanremo”?

Abbiamo realizzato cosa voglia dire partecipare ad un progetto importante, dinanzi al pubblico, dal vivo, consapevole che la tua esibizione sia stata vista in tutta Italia. Anche Area Sanremo ci ha portato, allo stesso modo, tanta esperienza e voglia di salire su palchi sempre più importanti, appaganti.

Antonio Sambalotti cosa possiamo aspettarci circa il futuro dei Gemini?

Oltre al Premio Ravera, naturalmente, ci saranno dei live, un tour in piena organizzazione, con date a breve da confermare, che ci terrà impegnati nelle piazze d’Italia. Abbiamo, inoltre, un inedito in lavorazione e tanto altro ancora ci sarà.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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