A tu per tu con Janet De Nardis, tra le protagoniste il 19 Ottobre presso lo spazio di Roma Lazio Film Commission, dove si presenterà la prima edizione del Digital Media Fest.
Interverranno alla presentazione la stessa Janet, Cristina Priarone, gli Actual, Giampaolo Colletti, Marcello Foti, Neva Leoni, Michela Giraud, Giulio Mantella e Alessandro Guida.
Bentornata su La Gazzetta dello Spettacolo a Janet De Nardis. Sei inarrestabile sulle iniziative e quest’anno arriva questa novità del Digital Media Fest, vuoi parlarcene?
Il Digital Media Fest è un evento che racchiude tutte le mie precedenti esperienze. Una vetrina per scoprire cosa accade nell’audiovisivo e nel digitale. Il luogo dove vengono intercettati i veri talenti e il punto di incontro tra creativi e produttori, tra giovani filmaker e broadcaster, tra videomaker e brand.
Con un occhio importante ai giovani perchè sei mamma e credi nel futuro, quali ambizioni vedi nei giovani che si affacciano al mondo del Web per l’audiovisivo?
L’ambizione è sempre quella di arrivare al grande cinema e di trovare un canale espressivo senza troppi paletti per trasformare una passione in un mestiere retribuito.
Qual è la sfida più difficile per creare una sana tensione creativa in un festival?
Quella di selezionare opere davvero valide e quindi di creare un luogo “unico” di dialogo. Per attrarre produttori e brand è necessario offrire prodotti davvero innovativi, e per trovare creativi sconosciuti è necessario immergersi nel mondo indipendente e dei più giovani per indagare i talenti che possono strutturarsi all’interno di un vero e proprio mercato.
Cosa pensi della scena audiovisiva italiana del web di oggi?
Credo che finalmente TV e produzioni, ma anche le stesse istituzioni si siano rese conto che era necessario fare un balzo in avanti nelle scelte di linguaggio, di sviluppo creativo e di possibilità offerte ai più giovani. Finalmente vedo opere nuove in cui si percepiscono le contaminazioni provenienti da realtà diverse, ma c’è ancora molto da fare.