Oggi vi parliamo di un testo interessante, frutto del lavoro dei Casa Surace che prende il titolo di Quest’anno non scendo.
Un viaggio nelle difficoltà vissute dai giovani costretti a trasferirsi al Nord per studio, e che vivono sentimenti e affetti familiari a distanza.
Ma prima di dare il nostro punto di vista, due battute con i Casa Surace sul libro:
Il valore più alto del libro dei Casa Surace lo si ha partendo da un assunto: non importa se sei un napoletano, un romano o un torinese o di qualsiasi altra città d’Italia, perchè alla fine, le tradizioni sono tutte legate ai nostri stessi valori.
Un libro da leggere tutto di un fiato, che fa ridere e piangere, ma soprattutto fa pensare, ma che soprattutto rappresenta tutta la simpatia dei Casa Surace.
Quest’anno non scendo (dal sito dell’editore)
Antonio Capaccio è un giovane del Sud trapiantato al Nord. Dopo anni da fuorisede, tra università e stage, sta finalmente per raggiungere l’agognato obiettivo di ogni precario: il posto fisso. Ma è un sogno che si realizza a caro prezzo: Antonio dovrà restare a Milano durante le imminenti feste di Natale. Potrebbe sembrare una buona notizia, ma non per una famiglia del Sud: sua madre Antonietta, ricevuta la telefonata sul baldacchino che la porta in processione per le vie del paese nelle vesti di Santa Lucia, grida disperata, tra la folla scoppia il caos e mezzo paese finisce in ospedale. Al capezzale della moglie, Rocco Capaccio si gioca tutte le promesse che un uomo non farebbe mai, purché lei si risvegli. Arriva a giurare di portarla fino a Milano per trascorrere il Natale insieme al figlio. E allora, miracolosamente, la donna apre gli occhi.
Inizia così, a bordo di uno scassatissimo furgone Volkswagen anni Settanta, il viaggio verso Nord della famiglia Capaccio: genitori, nonni, fratello, zia, cugini e pure amici al seguito. Qualcuno affronta quei mille chilometri di asfalto con un desiderio segreto nel cuore: chi vuole fuggire per sempre dal paese, chi sfondare nella musica, chi ritrovare un amore perduto.
Ci saranno sorprese e avventure, imprevisti e rivelazioni, tra epiche sfide di nonne ai fornelli, gemellaggi etilici Sud-Nord, nuovi amori e vecchi rancori. La famiglia rischierà di scoppiare, la destinazione sembrerà irraggiungibile.
Ma al grido «Nulla separa una famiglia a Natale», i Capaccio saranno pronti a sfoderare un intero arsenale di astuzie e tradizioni pur di compiere quella missione impossibile. TUTTINSIEME: perché una famiglia è una famiglia solo quando non si divide.