Il Purgatorio dell'angelo - Maurizio De Giovanni

Il Purgatorio dell’angelo, di Maurizio De Giovanni

Il Purgatorio dell’angelo questo il titolo del nuovo libro di Maurizio De Giovanni, che sarà presentato al Tribunale di Napoli.

Il Purgatorio dell'angelo - Maurizio De Giovanni

L’iniziativa viene inserita nel progetto “Portiamo i libri in Tribunale. La Cultura Soggetto non Fallibile” promosso dalla Commissione Cultura del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Napoli Nord.

Il Purgatorio dell’angelo confessioni del Commissario Ricciardi, edito da Einaudi, porta la firma dello scrittore Maurizio De Giovanni, autore del romanzo “I Bastardi di Pizzofalcone”, da cui è tratta l’omonima fiction RAI.

Porteranno i saluti la Dott.ssa Elisabetta Garzo – Presidente del Tribunale Napoli Nord e l’Avv. Gianfranco Mallardo – Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord.

Interverranno all’iniziativa gli attori Gianfranco Imperato e Gennaro Silvestro, il giornalista Rai Vincenzo Perone, il magistrato di Corte di Cassazione Dott. Raffaele Rossi, il musicista Marco Zurzolo.

Modererà l’evento l’Avv. Giovanni Puca, Coordinatore Commissione Cultura Tribunale di Napoli Nord.

Il Purgatorio dell’angelo

È maggio, e la città si risveglia per avviarsi verso la stagione più bella. Eppure il male non si concede pause. Su una lingua di tufo che si allunga nel mare di Posillipo viene trovato il cadavere di un anziano prete. Qualcuno lo ha barbaramente ucciso.

È inspiegabile, perché padre Angelo, la vittima, era amato da tutti. Un santo, dicono. Un fine teologo, un uomo che nella vita ha donato conforto a tante persone. Un confessore. È maggio, e anche se il sole e la luna sono un incanto, Ricciardi è più inquieto che mai. Lui ed Enrica hanno cominciato a incontrarsi, ma il commissario non può continuare a nasconderle la propria natura, il segreto che a lungo lo ha tenuto lontano da lei. È maggio, e i rapinatori sembrano diventati così abili che il brigadiere Maione rischia di perdere la testa nel tentativo di catturarli. Forse perché sente profonda la mancanza di Luca, il figlio morto, e vorrebbe spiegarlo alla moglie. Ma non è bravo con le parole. 
È maggio, è tempo di confessioni.

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