Raffaella Di Caprio. Foto di Roberto Rocco da Facebook
Raffaella Di Caprio. Foto di Roberto Rocco da Facebook

Raffaella Di Caprio: cerco di non dare peso al cognome che porto

Dopo averla incontrata qualche mese fa, torniamo a parlare della bellissima attrice Raffaella Di Caprio che è co-protagonista di un cortometraggio dal titolo “Artemisia”, che sarà presentato al Festival del Cinema di Venezia a Settembre 2021.

Raffaella Di Caprio. Foto di Roberto Rocco da Facebook
Raffaella Di Caprio. Foto di Roberto Rocco da Facebook

Bentornata a Raffaella Di Caprio su La Gazzetta dello Spettacolo. Artemisia, un progetto in cui credi tanto, come mai?

Grazie a voi. Sono molto affezionata al progetto Artemisia perché manda un messaggio di uguaglianza. Al mondo siamo tutti uguali, non ci sono disabilità. Con o senza braccio possiamo fare, ambire e raggiungere gli stessi obiettivi. La ragazza protagonista del corto, Anna Fusco, è molto carina. Studia cinema e canta. Crede particolarmente nel messaggio di Artemisia perché, nel corso degli anni, si è trovata di fronte a tanti pregiudizi per via della sua condizione. Combatte dunque ogni giorno per far sì che la gente pensi che sia esattamente come loro, ossia una persona assolutamente normale.

Dopo Miss Italia 2012, hai visto il tuo debutto da attrice nella fiction Furore 2 su Mediaset. Cosa ricordi di quel periodo?

Prima di Furore avevo fatto delle figurazioni, ma lo considero lo stesso come il mio vero esordio d’attrice protagonista. Da lì, si sono susseguite tante cose: sono stata una delle primedonne del Bagaglino di Roma nello spettacolo Femmina di Pierfrancesco Pingitore. Lo scorso anno, invece, sono stata in una puntata de I bastardi di Pizzofalcone 3 con Alessandro Gassmann.

Come il cognome suggerisce, hai un legame di parentela con il divo di Hollywood Leonardo DiCaprio. Vi siete mai conosciuti?

Confesso che, quando mi sono affacciata nel mondo della recitazione, ho cercato di non dare più di tanto peso al cognome che avevo. La parentela con Leonardo c’è, ovviamente, anche se non le nego che, nel primo periodo, in tanti mi hanno anche dato della bugiarda: pensavano che io e DiCaprio non fossimo veramente parenti e che me lo fossi inventata. Invece miei bisnonni erano davvero cugini di secondo grado dei suoi. Con lui, ad oggi, ho parlato soltanto tramite messaggi. E’ stata un’emozione abbastanza forte. Tralasciando la parentela che condividiamo, Leonardo è uno dei più grandi ed è sempre stato per me fonte di ispirazione. Spero di incontrarlo il più presto possibile. Una persona che era su una barca con lui in Italia, nel 2018, mi ha invitato per conoscerlo, ma purtroppo sono stata impossibilitata a raggiungerlo perché mi trovavo su un altro set.

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