Giovanni Ciacci alla presentazione del libro La Contessa a Napoli
Giovanni Ciacci alla presentazione del libro La Contessa a Napoli.

Giovanni Ciacci: amo i fatti, la teoria la lascio agli altri

Abbiamo incontrato Giovanni Ciacci nello splendido scenario di Palazzo Caracciolo a Napoli. Città che lo ama e che egli stesso ama, al punto da essere diventato (come tanti grandi) una statuina sul Presepe.

Giovanni Ciacci alla presentazione del libro La Contessa a Napoli
Giovanni Ciacci alla presentazione del libro La Contessa a Napoli.

La sua presenza in Campania per Ballando On The Road, ma soprattutto, per la presentazione del suo romanzo, La Contessa, che sta riscuotendo consensi da parte del pubblico.

Il romanzo di cui vi abbiamo già parlato, è stato presentato alla presenza dell’attrice Anna Capasso, che ha letto alcuni passi dello stesso, e dall’amico di Ciacci, il noto make-up artist Ciro Florio.

Nella presentazione moderata dalla giornalista Francesca Scognamiglio, tanti gli spunti di riflessione sulla libertà di espressione e soprattutto sul sociale.

Abbiamo fatto qualche domanda a Giovanni Ciacci in merito:

Le tante persone accorse a questa presentazione napoletana di La Contessa, fanno comprendere quanto lei sia una persona molto amata qui…

Quest’anno ho avuto due statuette per il presepe: una da Di Virgilio e una da Ferrigno. La cosa mi diverte molto e Genny sono 7 anni che mi fa la statuina.

Questo fa capire quando lei sia popolare e soprattutto grazie a La Contessa, arriva un Giovanni Ciacci etico ed “educatore” al pubblico…

Io sono dell’idea che nelle case, bisogna entrare con educazione: entrare piano e bussare con calma, questo perchè già la TV non ha filtro ed è un mezzo molto violento. La popolarità mi fa piacere, e questa che ti può arrivare dalle statuine presepiali ti trasmette una gioia pazzesca. Quando cammini per San Gregorio Armeno e vedi il tuo pastore… non c’è parola per descrivere l’emozione.

Lei è una delle poche persone che è riuscita a toccare un argomento delicato in un libro, senza fare il “professorone”.

Il professorone lo lascio fare agli altri, quelli che “chiacchierano chiacchierano chiacchierano”, io voglio i Fatti! Realtà, voglio concludere perchè sono un pratico. La teoria la lascio con piacere agli altri!

Raccontava durante la presentazione che La Contessa sarà prima uno spettacolo teatrale e successivamente una web series poi adattata alla TV. Come vede invece Giovanni Ciacci, tra 10 anni?

Lo sai che ci penso spesso? Io non ho un piano B, quindi non so cosa può riservarmi il domani. Ho fatto talmente tante cose nella mia vita, che non mi sta a pensiero far nulla. Potrei anche lavorare in un fast food, non mi cambia proprio nulla perchè ho sempre la mia corona in testa.

Anna Capasso legge passi di La Contessa
Anna Capasso legge passi di La Contessa

Un confronto interessante anche con Anna Capasso, che al suo primo incontro con lo scrittore, ha subito trovato un feeling importante:

Da attrice è abituata ad interpretare ruoli, ma oggi si è calata nei panni di un uomo che poi diventa un transessuale. Quanta concentrazione ci vuole per fare questo?

Questo è il bello del nostro mestiere: raccontare storie, sessi e momenti diversi. Per me è stato importante perchè Giovanni Ciacci mi ha dato libera scelta sulle modalità di interpretazione. Non ci conoscevamo ma lui mi ha messa subito a mio agio. Ho visto un testo con molti passaggi che alternano la vita di Giovanni e quella di Giò. Se non conosci Giovanni e Giò difficilmente trovi il punto di legame o le differenze tra i due.

Ha letto il libro per recitarlo, cosa ha trovato che l’ha colpita particolarmente?

Un gioco interessante, proprio questo dell’alternanza di ruoli per arrivare fino in fondo al personaggio. Da uomo, a omosessuale a trans… scelte di coraggio per l’epoca, ma forse anche oggi in quanto non tutti hanno la capacità di “liberarsi”, in quanto un commento può distruggerti la vita.

Cosa viene fuori secondo lei dal libro?

Secondo me, parliamo della voglia di ribellarsi ad una maschera inutile. La vita è già fatta di tanti problemi e quindi oggnuon ha bisogno di felicità e libertà. Le menzogne non servono e sento spesso parlare anche di uomini con famiglia, che poi trovano il piacere di appassionarsi all’altro sesso. Perchè mentire? Perchè non sentirsi liberi?

Anna Capasso sempre in salita dal punto di vista artistico, ma cosa vorrebbe sotto l’albero di Natale?

Sicuramente la felicità e la salute che sono le cose principali. Poi anche artisticamente sono impegnatissima sia con L’Arcobaleno Napoletano, che quest’anno ripropongo al Teatro Sannazaro il 5 Dicembre, sia con Lacreme Napulitane accanto a Nino D’Angelo nel periodo natalizio.

Intanto, vi lasciamo con questa gallery fotografica dell’evento simpatico, che anticipa l’idea natalizia di poter mettere un buon libro sotto l’albero:

Su Francesco Russo

Francesco Russo, giornalista e direttore del quotidiano "La Gazzetta dello Spettacolo", comunicatore digitale ed ufficio stampa di eventi e VIP.

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