Demetra Hampton. Foto fornite dall'artista
Demetra Hampton. Foto fornite dall'artista

Demetra Hampton: attrice e modella statunitense, icona di bellezza

La nostra ospite per l’intervista di oggi è Demetra Hampton. Americana di Filadelfia, fisico mozzafiato, dovuto anche alla sua passione per lo sport.

Demetra è una ex ginnasta che può vantare al suo attivo tantissimi brevetti con tutti gli sport più estremi come paracadutismo, bungee jumping, pilota di macchina e subacquea estrema. Occhi azzurri come il cielo, simpatia coinvolgente ed un sorriso disarmante che cattura inevitabilmente l’interlocutore, anche per la sua dolcezza ed affabilità. Lunga la sua carriera come modella che l’hanno portata a calcare le passerelle più importanti a livello internazionale.

I suoi esordi come attrice la vedono immediatamente protagonista nel ruolo di Valentina, che girerà per la serie TV ispirata dal noto fumetto di Crepax. In questa veste Demetra riscosse subito un successo clamoroso nel palinsesto di Italia1 e divenne immediatamente notissima al pubblico televisivo mondiale. Ha recitato con i più grandi attori, tra quelli italiani rammentiamo Gian Maria Volontè, Sergio Castellitto, Massimo Dapporto ed ha interpretato ruoli in film come “Tre colonne in cronaca” di Carlo Vanzina, “Saint Tropez – Saint Tropez” di Castellano e Pipolo. Formatasi come attrice all’Actors Studio di New York, che ha frequentato per ben quattro anni, ha poi partecipato anche a programmi TV come la serie televisiva “Dio vede e provvede”, la fiction “Una sfida tutta rosa” ed il reality “La talpa”.

Demetra com’è stata “La prima tua prima volta sul set”?

La prima volta, mi ricordo che tutto era nuovo per me, entusiasmante. Sono stata accolta molto bene dagli italiani, quando arrivai, perchè scelta per il ruolo di Valentina. Pensa che la decisione di scegliermi come protagonista, cadde su di me, dopo aver visto ben oltre cinquemila donne che fecero il provino. Certo ero nervosa, ma lo staff e tutta la produzione seppero mettermi a mio agio ed io mi sentii subito integrata. Certamente ricordo che fu molto emozionante.

Quando ti chiamarono per Valentina avresti mai pensato di arrivare a quello che sei diventata oggi?

No assolutamente no. Devo dire che tutte le cose accadute nella mia vita sono successe quasi per caso. Ero una ginnasta, poi un giorno sono stata vista e scelta dal più grande agente di modelle John Casablanca, fondatore dell’agenzia Elite Model Management, che mi ha istantaneamente catapultato sulle passerelle in tutto il mondo. Ho avuto fin da subito la possibilità di sfilare per i più importanti stilisti di moda, fino ad arrivare al Giappone. A soli 17 anni, dopo il diploma, già sfilavo come modella ed era molto apprezzata in particolare per il mio volto che ha tratti somatici un po’ asiatici, avendo un taglio di occhi all’insù. Da li feci la mia prima importante campagna pubblicitaria come testimonial per la Shiseido e quella fu l’occasione per il lancio vero e proprio come Top model. A 18 anni e mezzo feci poi il casting di Valentina, in una modalità del tutto differente dal solito, infatti l’agente inviò ai produttori una mia polaroid, da Los Angeles, e fu così che appena il giorno dopo, mi ritrovai su un aereo per l’Italia. La mia vita immediatamente si rivoluzionò, come in un terremoto e da li a poco ero su tutte le copertine dei giornali. E’ stato bellissimo, ma anche scioccante, perché accedde tutto all’improvviso. Vero è che ero preparata, dato che avevo studiato all’Actors studio, ma fu lo stesso travolgente. Ti confermo quindi che ogni cosa che ho fatto è venuta in modo spontaneo e naturale e non l’ho mai cercata insistentemente. Sono stata molto fortuna in questo.

Chi è stata la persona che ti ha insegnato di più o che è stata fondamentale nella tua carriera?

In realtà ti dovrei rispondere che sono state diverse le persone fondamentali per la mia carriera. Penso però che prima di tutto sono stata io, con le mie scelte, fautrice del mio futuro e di ciò che ho realizzato. Le scelte artistiche le ho fatte sempre io in prima persona. Le sole scelte poi non bastano, per questo “mestiere” infatti ci vuole, oltre che preparazione, grande volontà e qualche sacrificio.

A proposito di sacrifici, una domanda un po’ più personale. Hai mai dovuto rinunciare a qualcosa nella tua vita privata per il lavoro che fai?

Fermandomi a pensarci devo dire di si. Ho rinunciato, ad esempio, in parte a seguire mia mamma perché ero sempre in giro per lavoro. Adesso invece siamo molto vicino anche se lei vive in America, ma ci sentiamo spessissimo ed anche più volte al giorno. Da giovane, a volte non ci si pensa e si rinuncia magari a questo rapporto che credi sarà per sempre, talvolta trascurando le persone davvero più care ed importati. Invece, soprattutto la relazione con la mamma, è tra le cose più preziose della vita. Oggi apprezzo molto i suoi consigli, con maggiore consapevolezza, senza dubbio rispetto ai miei vent’anni, quando mi trovavo su 4 aerei al giorno. Però sono felice dato che ho recuperato pienamente questo rapporto.

Demetra tu hai fatto davvero tantissime cose ma c’è n’è una che ancora vorresti realizzare?

Devo dire che la mia vita è stata, ed è, piena di esperienze, una vita che possiamo definire intensa. Potrei dire che forse ho vissuto tre vite in una, avendo fatto davvero moltissime cose, e molte ancora ce ne sono certamente che ancora desidero fare. Ma non le sveliamo al pubblico, non anticipiamo, se no sciupiamo le sorprese e poi anche un po’ per scaramanzia.

Ho visto dai tuoi social che sarai uno dei personaggi inclusi nel prestigioso libro/catalogo di Cartier in uscita in aprile 2019 in cui sono ritratte le più belle donne del mondo come Sofia Loren, Monica Bellucci, Brigitte Bardot e ovviamente tu. Come ti fa sentire questo?

E’ andata così. Due settimane fa ho ricevuto una telefonata dalla Francia, era Cartier. Mi chiedevano se volevo partecipare alla realizzazione del loro libro che avrà una pubblicazione e diffusione mondiale. Ho pensato che non sentivo bene, che si erano sbagliati. Poi invece mi hanno spiegato che avevano una mia foto, scattata per Vogue, in cui indossavo degli orecchini di Cartier e quindi mi chiedevano se potevano includere la foto nel libro. Che dire, per me è una cosa davvero prestigiosa, ed essere considerata una icona di bellezza al pari delle altre mie colleghe e star di grande levatura, mi riempie di gioia, è un qualcosa che ti orgoglisce un po’, senza falsa modestia, sono sincera. Non potevo non accettare.

Per concludere la nostra intervista, ti chiedo se ci vuoi anticipare qualche altro tuo progetto futuro.

Oltre a quello di Cartier, che ti accennavo poco fa, si ho un altro grande progetto, molto personale. Adesso però non voglio svelarlo ed anticiparlo, mi sembra sia prematuro, ma credimi sarà importante.

Su Ester Campese

Giornalista, scrittrice. Iscritta all'albo giornalisti Italia (regione Lazio) è anche membro dell'USPA - Agenzia stampa giornalistica internazionale - collegata al German Daily News.

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