Giulio Beranek, l’artista pieno di risorse

I nostri riflettori oggi sono puntati su Giulio Beranek bravo e talentuoso attore nato da padre ceco e madre di origini spagnole che lui ama definire “professionisti viaggianti dello spettacolo” essendo giostrai del mondo circense dove lui è cresciuto.

Inizialmente la sua carriera pareva dovesse affermarsi nel mondo del calcio, infatti a soli 13 anni entrò a far parte nel settore giovanile dell’Olympiakos ma a causa di un infortunio ad un ginocchio fu costretto ad abbandonare ben presto la promettente carriera.

Il suo affacciarsi nel mondo dello spettacolo avvenne quasi per caso, infatti il regista Alessandro Robilant lo scoprì durante la ricerca, in giro per le scuole, del protagonista del suo film Marpiccolo, pellicola che rappresentò nel 2009 l’esordio al cinema di un giovanissimo Giulio, il quale proseguì l’esperienza del grande schermo anche negli anni successivi con un altro film, di Giovanni Albanese, dal titolo Senza arte né parte.

Ultimamente incisive sono state le sue interpretazioni nei film Una questione privata di Paolo e Vittorio Taviani e Manuel di Dario Albertini.

Importanti sono altresì i ruoli da lui ricoperti in diverse fiction, tra queste Distretto di Polizia, Le mani dentro la città, Tutta la musica nel cuore ma soprattutto Tutto può succedere, nel ruolo di Lorenzo e Il Cacciatore, fiction di successo di Rai 2, in cui riveste i panni di Mico Farinella.

L’inarrestabile Giulio Beranek, ultimamente ha dato vita anche ad un romanzo, il suo primo libro intitolato Il figlio delle rane dove regna un’atmosfera fiabesca che Giulio racconta con il documentarista Marco Pellegrino suo amico ma soprattutto occhio estraneo necessario per meglio visionare. Un viaggio che vede la narrazione della sua infanzia e la sua vita perenne movimento, che lo costringeva a cambiare di continuo scuole, amicizie e luoghi senza radici fisse.

Un artista che incuriosisce e affascina e che promette senza dubbio molto bene, tanto che si avrà sicuramente modo di incontrarlo quanto prima sia sul piccolo che grande schermo.

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

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