Thomas Santu

Thomas Santu: una grande famiglia il cast di “Buongiorno, Mamma!”

Thomas Santu, attualmente, è parte integrante del cast di “Buongiorno, Mamma!”, giunto alla sua seconda stagione dopo il successo ottenuto con la precedente.

Da sempre innamorato del suo mestiere, Thomas ci parla di questa sua grande passione e del suo Mauro, giunto a Bracciano per risolvere il mistero legato alla scomparsa di suo padre. Vi lasciamo a questa sua intervista, al mistero che avvolge il suo arrivo nella fiction di canale 5.

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Thomas Santu. Parlaci del ruolo che ricoprirai prossimamente in “Buongiorno, Mamma!”, fiction giunta alla sua seconda stagione, e di come sei stato accolto dal resto del cast?

Il mio Mauro rientra a Bracciano a distanza di molti anni. Sente la necessità di risolvere il mistero legato all’uccisione di suo padre. È quasi certo che Maurizia, interpretata da Stella Egitto, sia a conoscenza di qualcosa. Mauro, a suo modo, vuole soltanto poter chiudere i conti con il passato. Ho potuto riscontrare grande appoggio da parte della Lux. Si tratta di una grande famiglia! Conoscevo già Maria Chiara Giannetta e Raoul Bova, incontrati precedentemente sul set di “Don Matteo”, e con loro gli addetti al trucco e parrucco, i tecnici, operatori e attrezzisti. È proprio come se la macchina non si fosse mai fermata.

Quali consensi ti aspetti di poter raccogliere entrando a far parte di una famiglia televisiva già rodata e per di più in un prodotto da prima serata?

Mi aspetto che la gente si metta davanti al televisore e si goda una storia ben girata e bene interpretata. Una storia, tra l’altro, ben scritta e ben prodotta e, tutto questo, senza includere la mia storia. Credo porti in prima serata un messaggio importante: l’importanza della famiglia.

Come ha avuto inizio la tua passione per la recitazione, per questo bellissimo mestiere?

Facevo il calciatore in una squadra laziale, ma avevo iniziato a seguire delle lezioni di teatro da Pino Quartullo. Ai tempi, Quartullo, stava mettendo in scena un saggio di fine anno nella scuola dove insegnava, a Roma. Uno dei protagonisti che scelse per questo saggio non si presentò. Pino mi chiese di sostituirlo. Da lì tutto ha avuto inizio!

Parlaci dell’esperienza vissuta in “Don Matteo 13“, di cui hai fatto parte, portando in video il colonnello Lucio Valente?

Sul set di “Don Matteo” ho vissuto un’esperienza bellissima! Mi ha permesso di conoscere molte persone meravigliose, dagli attori alla troupe. Mi hanno accolto come se fossi uno di loro e questo sin da subito. Mi ha regalato emozione la possibilità di poter lavorare con Nino Frassica. Lui ama improvvisare e quindi tocca essere sul pezzo, il più possibile. Il mio Lucio Valente si è presentato, a mio parere, come un personaggio molto interessante. Un giorno potrebbe anche tornare, chissà..

Parlaci del teatro, delle emozioni legate alle tavole del palcoscenico, al contatto con il pubblico?

“Pretty Woman” è stato il primo spettacolo dal vivo, musicale, a ripartire dopo la pandemia. Abbiamo, quindi, vissuto tutta quella che è stata la restrizione legata a mascherine e quanto altro, fino alla riapertura totale. A tal proposito devo dire che il ruggito del pubblico, in quel periodo, mi ha fatto pensare: “quanto ci siamo mancati!”.

Presto potremo vederti ne “RESVRGIS”, ad opera del regista Francesco Carnesecchi. Un horror, un genere differente da quelli già vissuti. Cosa puoi anticiparci su questo prodotto?

Al momento non posso anticiparvi granché perché stiamo ancora finendo di girare. Posso dire che ciò che ne sta venendo fuori è un prodotto molto interessante e dal bell’impatto visivo. Geppi è un ragazzo che ama la caccia, dai forti ideali e valori. Valori che, in questo lavoro, verranno messi a dura prova.

Chi è Thomas Santu nel quotidiano, quando non è alle prese con il set, con il lavoro?

Un ragazzo che ama giocare, prendersi poco sul serio e ama viaggiare. Mi piace lo sport, in particolare il calcio, ma ancora di più il basket e le arti marziali. Ultimamente, poi, ho una nuova passione: andare per cantine a degustare dei buoni vini in compagnia. Non ultimo, amo stare in famiglia.

Cosa si augura di poter realizzare Thomas Santu in un futuro prossimo?

Sto studiando LIS perché mi piacerebbe poter imparare il linguaggio dei segni e conseguire il patentino di allenatore di calcio. In teatro, invece, mi piacerebbe tornare con una bella commedia.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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