Un viaggio tra l’intricata trama dei canali di acqua e di memoria, ad aprire un sipario immaginario sulla storia della bonifica della palude pontina. Una tragicommedia raccontata da un pioniere di Littoria, prima che diventasse Littoria. Chi resiste nella palude, in scena al Teatro Tordinona di Roma dall’8 al 18 aprile, intreccia come in un coro polifonico, le voci lontane dei racconti dei vecchi che si mescolano alle vivide immagini della palude, rievocata attraverso giochi, leggende, fantasie, ricordi.
Partendo dalle suggestioni di alcune vecchie foto e dalle storie di famiglia, Francesco Lande, autentico one-man show, porta in scena un lavoro che non vuole essere un’opera storicistica o politica ma vuol far risuonare la voce di una generazione la cui storia, nella Storia, possa tracciare la parabola di un periodo che va dalla bonifica della palude pontina fino al dopoguerra. Sul palco, Lande, interpreta i differenti personaggi evocando un passato che, da racconto privato, si fa più universalmente racconto struggente, ma non privo di leggerezza ed ironia, di un’epoca, narrato con quel lessico familiare che si fa quasi eredità tramandata.
Lo spettacolo Chi resiste nella palude nasce nell’estate del 2009 da una serie di improvvisazioni sulla storia di famiglia dell’attore Francesco Lande. Coordinamento registico di Riccardo Mallus e coautrice del testo Giulia Tolllis.