Una scena di Sinfonie in Sal Maggiore
Una scena di Sinfonie in Sal Maggiore

…e navigar è dolce in Sal Maggiore

Una serata all’insegna della musica e del divertimento, ma soprattutto delle emozioni, quella che offre lo spettacolo Sinfonie in Sal Maggiore.

Una scena di Sinfonie in Sal Maggiore
Una scena di Sinfonie in Sal Maggiore

La nostra esperienza al Teatro Lendi (diretto da Francesco Scarano, che continua a portare un cartellone di tutto rispetto in provincia), ha messo in luce le caratteristiche di uno spettacolo scritto con l’obiettivo di far emozionare scena dopo scena e nota dopo nota.

Protagonista sul palcoscenico è Sal Da Vinci con la sua voce potente, al quale fanno da scenario pochi oggetti, ma una strepitosa orchestra diretta dal Maestro Adriano Pennino, che prende parte attivamente (e non solo con la musica) allo spettacolo.

“Il cantante” di una nave da crociera, un concetto che può sembrare tanto semplice (a volte riduttivo), ma che con i suoi occhi ed il suo punto di vista, porta lo spettatore di Sinfonie in Sal Maggiore a capire quante emozioni, quante sensazioni e quante avventure possono viversi su una nave da crociera.

Sal da Vinci tra i suoi brani più noti, la musica classica napoletana e gli evergreen dell’intrattenimento musicale, accompagna in un viaggio in musica, chi segue questa nave dalla platea. Ma non è solo sul palcoscenico: accanto a lui in scena tre strepitosi attori che sono Ciro Villano (anche coautore dello spettacolo), Floriana De Martino e nella nostra occasione di visione, Salvatore Catanese, che ha egregiamente sostituito Gianni Parisi coinvolto in altri impegni professionali.

Ma andiamo per gradi. Ciro Villano dimostra ancora una volta la sua verve poliedrica nel raccontare l’uomo medio con le sue (finte) certezze e le sue (chiare) mancanze con battute e doppi sensi (letterali e mai volgari) che raccontano il suo carattere. Accanto a lui, Floriana De Martino, regina sulla scena della mimica facciale e vocale, che attraverso incursioni e momenti di grande pathos, dimostra la sua identità di attrice di teatro a tutto tondo. Accanto a loro, Salvatore Catanese, giovane talento del teatro, con alle spalle tante esperienze in recitazione e che riesce degnamente a sostituire, nel ruolo del Capitano, un attore più adulto, in un gioco di ruoli, che agli occhi dello spettatore risulta essere naturale e mai forzato.

Accanto a tutti questi protagonisti, il culmine dell’emozione si raggiunge sempre con la musica, e nello specifico quando sul palcoscenico si vedono duettare padre e figlio: Sal e Francesco Da Vinci… un tocco di modernità musicale sul palcoscenico che non è per nulla fuori luogo con il resto dello spettacolo e che sottolinea anche al pubblico, quanto alla base di tutto, ci sia la passione per lo spettacolo.

Sinfonie in Sal Maggiore è anche danza, infatti i due ballerini: Anna Ferrini ed Emilio Caruso che sono coinvolti a margine dello spettacolo in coreografie di musicalità crescente (per movimentare e per far sognare lo spettatore), non sono mai banali.

Adriano Pennino a guidare l’orchestra, fa si che le onde di questo mare che accompagnano lo spettacolo, siano gradevoli e mai fuori posto.

In poche parole: Lo spettacolo c’è!

Su Francesco Russo

Francesco Russo, giornalista e direttore del quotidiano "La Gazzetta dello Spettacolo", comunicatore digitale ed ufficio stampa di eventi e VIP.

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