Rocío Muñoz Morales in Certe Notti

Rocío Muñoz Morales, eccola in Certe Notti

Certe notti, ecco lo show con Rocío Muñoz Morales

Uno spettacolo di Antonio Grosso, pronto a sbarcare al Teatro Ghione di Roma con Rocío Muñoz Morales e Antonio Grosso.

Rocío Muñoz Morales in Certe Notti

Certe notti di Antonio Grosso è un titolo aperto per uno spettacolo: aperto a voli pindarici che le parole di Grosso riconducono immediatamente a una realtà fatta di corpi, anime e sentimenti. Il tono brillante, i tratti dei personaggi, i loro rapporti, le loro storie che s‘intrecciano in vari modi, le risate, le riflessioni, l’ironia, la cattiveria, sono la vita che pulsa nel testo dell’autore.

Quella vita che in certe notti sembra non riuscire ad arrivare all’alba. L’alba di un esame che certe vite sembrano non riuscire a superare. In scena dal 1 al 19 febbraio 2017.

Certe Notti

Cinque universitari condividono gli spazi della Casa dello Studente e vivono in quel limbo che separa il giovane dall’adulto. Alle prese con i loro problemi esistenziali e un futuro dalle tinte troppo sbiadite per essere visto con ottimismo. Il tutto sempre coronato da una patina d’ironia che attraversa come un filo rosso tutto lo spettacolo. E poi c’è un professore infame, autoritario e cinico, simbolo di una società che abusa il potere e chiude le porte in faccia ai giovani al grido di: “Qui comando io e tu non sei nessuno!”.

Ma arriverà prima o poi qualcosa che stravolgerà le cose, un evento che quelli come il professore hanno provocato con la loro spocchia, con la loro imprudenza, con la loro ignoranza. Qualcosa che il testo di Grosso fa sentire nell’aria da subito e fa intuire al più sgangherato del gruppo, un giovane autistico che i ragazzi troppo presi da loro stessi, dalle loro problematiche, non sanno ascoltare. E solo allora ci sarà la resa dei conti, perché si sa che i conti si fanno alla fine, ma questa è una fine che sa tanto di nuovo inizio. Queste, sono certe notti in cui l’alba arriva a rischiarare un nuovo giorno.

Al di là delle risate, tante, la lettura di questo testo ha degli spunti esistenzialisti notevoli: l’università come simbolo di una generazione bloccata, che fatica a superare l’esame della vita, e resta inchiodata in certe notti insonni che sembrano non finire mai. C’è l’impressione che Grosso abbia voluto costruire all’interno della Casa dello Studente un microcosmo, che è la società in cui viviamo, fatto di rabbia, amore, speranze, paure, in cui tutti i personaggi cercano goffamente di trovare il proprio posto. E magari, solo un terremoto, che per tutti è simbolo di paura e catastrofe, potrà rimescolare le carte e ricominciare il gioco della vita.

Potrebbe interessarti

Alessandro Haber in scena: “Volevo essere Marlon Brando”

Alessandro Haber in tournée con "Volevo essere Marlon Brando", uno spettacolo autobiografico e persuasivo che mescola vita, teatro e ironia.

Jonathan Bailey. Foto da Facebook

Jonathan Bailey, per People, il più bello del mondo

Jonathan Bailey, star di Bridgerton e Wicked, è l'Uomo più sexy del mondo 2025 per People. Un'analisi sul suo fascino per la rivista.

Benedetta Parodi e Fabio Caressa per L'amore è cieco

L’Amore è Cieco: scommessa italiana di Netflix

L'esperimento sociale sbarca in Italia: "L'amore è cieco" con Benedetta Parodi e Fabio Caressa: perché innamorarsi al buio è la vera sfida.

Deborah De Luca

Deborah De Luca, è DJ dell’anno

Deborah De Luca è DJ dell'Anno ai Billboard Women in Music 2025. Un trionfo che celebra il suo viaggio da Scampia ai palchi mondiali.

Veronica Gentili. Foto di Eric Tacchini

Veronica Gentili e Isola 2026: bis tra “Iene” e Honduras

Confermata Veronica Gentili al timone de L'Isola dei Famosi 2026. I dettagli sul ritorno anticipato e le indiscrezioni.

Le foto social del tatuaggio di coppia di Stefano Oradei e Manila Nazzaro

Manila Nazzaro e Stefano Oradei: cielo e mare in un tattoo

Manila Nazzaro e Stefano Oradei si sono fatti un tatuaggio di coppia per suggellare ancora di più il loro amore e scattano i social.

Lascia un commento