In scena a Roma l’attrice Nunzia Ambrosio, intenta a parlarci delle prove, dello studio, di quanto sia legata alle sue colleghe.
Il 18 dicembre l’attrice Nunzia Ambrosio sarà in scena nello spettacolo “Nevischio”, al Teatro Cometa Off di Roma. Un’attrice che sogna un teatro sempre più vivo e forte, contemporaneo e vero.
Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Nunzia Ambrosio. Il 18 dicembre sarai in scena al Teatro Cometa Off di Roma nello spettacolo, “Nevischio”. Come ti prepari ad affrontare questa esperienza?
«Mi sto preparando con un misto di disciplina e grande emozione. Da settimane lavoriamo a questo spettacolo tra prove, confronti continui e aggiustamenti, e adesso non vedo l’ora di condividere questo percorso con il pubblico del Cometa Off. In sala parto sempre dal riscaldamento fisico e vocale e da un momento di concentrazione con le mie colleghe, per trasformare l’ansia in energia buona».
Quali situazione nel backstage, nello stare a contatto con le tue colleghe?
«Sono molto legata alle mie colleghe, ormai siamo amiche e, per aiutarci con il rapporto tra sorelle, fuori dall’orario di prove cerchiamo di ritagliarci dei momenti solo per noi: andiamo a fare colazione insieme o usciamo a prendere un aperitivo, ci raccontiamo segreti e aneddoti proprio come farebbero delle vere sorelle. È il nostro modo di creare ancora più empatia e complicità, che poi portiamo in scena».
Quali sensazioni sono legate al palcoscenico, quali rituali ti accompagnano prima di essere dinanzi al pubblico?
«Le sensazioni legate al palcoscenico sono tante e contrastanti, ed è proprio questo che amo di questo lavoro: è un continuo mix tra eccitazione e ansia. Adoro quei minuti prima che inizi tutto, quando sono sul palco, la platea è vuota, e immagino già il pubblico davanti a me che ride e si emoziona. I miei rituali sono pochi ma per me fondamentali: ascolto musica a 432 Hz per rilassarmi e concentrarmi, medito e poi ripasso le battute fino all’ultimo momento, in modo quasi maniacale, perché ho sempre paura di dimenticarmi tutto… e questo, paradossalmente, mi tiene ancora più viva».
Chi è Nunzia, quali sogni accompagnano il tuo vissuto?
«Nunzia è una donna che è cresciuta sul palcoscenico: tra danza e recitazione calco le tavole da quando avevo appena tre anni. Ho sempre sognato di essere sul palco come professionista e oggi che quel sogno si è concretizzato spero di non fermarmi più. Il desiderio è continuare a crescere, a mettermi alla prova e ad andare sempre più in alto, senza perdere mai l’entusiasmo di quella bambina che ha iniziato tutto come un gioco».
Cosa aspettarci dal tuo futuro artistico?
«Ho grandi progetti per il futuro: non a caso ho fondato “Australe Studio” la nostra compagnia professionale che sta crescendo e si sta trasformando sempre più in una vera e propria produzione. Da qui ai prossimi dieci anni sogno una carriera non solo attoriale solida e continua, ma anche un percorso produttivo importante. Mi piacerebbe poter creare progetti, dare spazio ad altri giovani talenti e contribuire in prima persona a costruire un teatro e un cinema sempre più vivi e contemporanei».
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