The Fuzzy Dice. Foto di Franco Moret
The Fuzzy Dice. Foto di Franco Moret

The Fuzzy Dice: noi, Elvis e la musica anni ’50

Amanti del genere rock anni ’50/’60, i The Fuzzy Dice amano raccontarsi, parlare della loro musica, dei loro progetti futuri.

Incontriamo, per questa nostra intervista della rubrica “Talenti“, Teddy Di Ubaldo, leader della band. Il gruppo, ben presto, prenderà parte al Minturno Musica Estate 2022, esperienza di cui sono felici, e ci regalano qualche anticipazione sul loro futuro artistico e sulla collaborazione con Bobby Solo.

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Teddy Di Ubaldo dei The Fuzzy Dice. Come stai?

Siamo stanchi, per via dei tanti live da affrontare, ma più che felici di questa ripresa, di portare la nostra musica in giro per il mondo.

Un percorso in musica, il vostro, che ha avuto inizio nel 2012, a Teramo, grazie ad una tua idea, Teddy. Un percorso a ritroso che ci riporta agli anni ’50, al bel vivere di un tempo. Cosa puoi dirci a riguardo?

Si, tutto ha avuto inizio nel 2012 da una mia idea. Volevo, semplicemente, creare una band stile rock anni ’50/’60. Devo questo amore a mio padre, che mi consentiva di ascoltare tale musica sin da bambino. Non desidero altro che perseguire questo sogno, nella vita, legato anche al mito di Elvis, a cui devo molto.

Una band, si sa, non è sempre facile da gestire, da tenere insieme, sebbene la musica possa fungere da collante. Qual’è il vostro segreto?

Si, è vero. Una band non è sempre facile da gestire. I problemi, seppure minimi, si verificano sempre. La carta vincente, per quanto ci riguarda, risiede nell’unione, nella costanza, nel mettere la musica, i sogni, al primo posto.

Nel 2022 la collaborazione con Bobby Solo. Come ha avuto vita il tutto?

La collaborazione con zio Bobby, nomignolo che deriva dal suo definirmi “nipote”, è nata dopo l’incontro che avemmo a Telethon, in Rai. Eravamo lì per presentare un brano insieme alla figlia di Little Tony. Il feeling con lui si è sviluppato subito, visto il legame forte che ci riporta ad Elvis, a quel periodo musicale.

Se di programmi televisivi si parla, a quale dei tanti già noti vi piacerebbe partecipare?

Ci auguriamo di poter prendere parte ad un programma, un domani. Preferiamo non esprimere una preferenza, al momento.

La 16ma edizione del Minturno Musica Estate vi vede tra i protagonisti. Quanta gioia c’è nel poter prendere parte ad un Festival, specie dopo una pandemia inaspettata e così forte?

L’emozione è sempre tanta e siamo onorati di questa partecipazione. Non è da tutti poter essere ospiti insieme a nomi di spicco come Michele Zarrillo, Riccardo Fogli, Orietta Berti e molti altri. Dopo due anni di pandemia, poi, questa situazione fa ben sperare.

The Fuzzy Dice cosa potete anticiparci sul vostro futuro artistico?

Ci auguriamo di poter crescere sempre più, artisticamente parlando. Non ci dispiacerebbe, tra l’altro, continuare la collaborazione con Bobby e con altri importanti artisti. Se arrivasse Sanremo, un domani, ne saremmo felicissimi. Non meno importante, il nostro nuovo brano, Portofino, dal sapore estivo, fresco. Il brano è stato realizzato da uno scrittore romano, Emiliano Palmieri, che ringraziamo vivamente.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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