LaFede
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LaFede: il mio Burro al Karitè

Federica Sportelli, in arte LaFede, è un’artista milanese classe 1992. La musica e il canto sono stati, fin da piccola, le sue spinte interiori più forti: un’energia vitale che non poteva restare inespressa.

È proprio attraverso il pianoforte che Federica impara a veicolare questa necessità comunicativa, un mezzo, oltre che uno strumento che ha dato il via alla sua vera evoluzione artistica e personale. Si cimenta nella scrittura delle sue prime canzoni ad inizio anno, per poi continuare copiosa nel resto dei mesi. È così che finalmente il 9 settembre 2022, con la collaborazione del produttore DSonthebeat (Daniele Silvestri), LaFede decide di far ascoltare al mondo la sua prima creazione dal retrogusto pop e caldamente chill, dal titolo “Burro al Karitè”.

Ciao LaFede, benvenuta su “La Gazzetta dello Spettacolo”. Quando e come hai iniziato a cantare?

Ciao, grazie mille. Il canto è stato fin da piccola una mia passione che inizio a coltivare in modo più strutturato negli ultimi anni iscrivendomi ad un corso di canto e iniziando a registrare cover.

Parlaci del tuo brano: “Burro al Karite’. Di che cosa parla e perché dovremo ascoltarlo?

‘Burro al karité’ parla di prese di coscienza e consapevolezze sul proprio valore e sulla propria luce. Sulla consapevolezza di poter aprire le “porte” della vita che vogliamo sbloccare usando la chiave che è già dentro di noi. Parla della possibilità di vivere con positività e leggerezza scivolando sulle cose come se sopra ci fosse del burro. Bisognerebbe ascoltarlo perché pur essendo ricco di messaggi importanti ti fa entrare in un mood rilassato e spensierato ma con ritmo.

News lavorative e sogni nel cassetto di LaFede?

Al momento nessuna ma “perseveranza” è una delle parole che sto usando più spesso in questo periodo. Sogni nel cassetto assolutamente sì. Uno in particolare, un desiderio espresso durante un concerto mio particolare.

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