Conferenza stampa di presentazione di NapoliCittàLibro 2019
Conferenza stampa di presentazione di NapoliCittàLibro 2019

Presentata NapoliCittàLibro 2019

Presentata questa mattina Palazzo Zevallos di Napoli, dopo l’edizione inaugurale del 2018 con i suoi 20.000 visitatori, la kermesse NapoliCittàLibro.

La rassegna intensifica il dialogo con la città e la sua cultura mettendo al centro la forza di una radicata tradizione umanistica e intellettuale. Arricchita da format e nuovi contenuti, la seconda edizione del Salone del Libro e dell’Editoria di Napoli torna dal 4 al 7 aprile 2019 e porta i libri nella suggestiva sede di Castel Sant’Elmo, al Vomero: dopo il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore, quest’anno la manifestazione si sposta in un altro monumento cittadino, particolarmente ricco di storia, trasformandolo in un’accogliente casa per i libri e i loro mondi.

Conferenza stampa di presentazione di NapoliCittàLibro 2019
Conferenza stampa di presentazione di NapoliCittàLibro 2019

Fin dal proprio nome, NapoliCittàLibro è non solo il riconoscimento di una precisa identità – quella per cui Napoli è e si sente da sempre un polo di cultura, progresso intellettuale e studio – ma anche, come Salone del Libro e dell’Editoria, l’affermazione di una cittadinanza senza confini per i libri e la lettura, che possono abitare tutti i luoghi e conferire ad essi nuovi significati, unendo la ricchezza del patrimonio artistico e storico a quella dell’immaginazione e della creatività.

Il progetto

In un’epoca in cui il confine tra opinioni e fatti è sempre più sbiadito è necessario fermarsi e ritornare ai fondamentali: Approdi. La cultura è un porto sicuro è un appello allo spirito critico per una riflessione mirata, stabile ed equilibrata.

Conoscere, informarsi, approfondire, permettono di affinare la sensibilità e la capacità di comprendere il mondo, offrendo un riparo dalle tempeste della disinformazione e dai moderni canti di Sirena. Il tema di NapoliCittàLibro 2019 si presta quindi a molteplici declinazioni: l’approdo evoca il moto a luogo, la provenienza, ma anche lo stato in luogo, l’accoglienza, il mettere radici, dopo aver raggiunto una destinazione.

Il porto, d’altronde, è come una doppia porta che da un lato invita a entrare e abitare in un luogo preciso e dall’altro si apre sull’orizzonte, sfidando a partire facendo vela verso qualsiasi meta. In questo senso, la cultura è il faro verso cui dirigersi, un ancoraggio affidabile cui aggrapparsi per non perdersi nella corrente dell’arbitrio, delle opinioni gridate, dell’accelerazione che trascina la nostra società. Allo stesso modo, è un punto fermo da cui salpare l’àncora, dopo aver tracciato e compreso il percorso, dominando i venti che lo agiteranno e avendo tutti gli strumenti per garantire una felice navigazione.

Ecco allora che, declinando questo tema, gli approdi possono essere quelli fisici di chi arriva in una nuova terra alla ricerca di un futuro più umano, o quelli metaforici di un ragionamento, di un processo di sviluppo. A NapoliCittàLibro si potranno quindi seguire riflessioni sulle migrazioni come sui traguardi tagliati dalla scienza, approfondire argomenti di attualità come lo sviluppo sostenibile e la tutela dell’ambiente, i cambiamenti del mondo del lavoro, i diritti civili e il significato di una cittadinanza attiva, le prospettive di crescita del nostro Paese, il ruolo dei giovani e dell’istruzione.

Ma non solo: nella “rada” simbolica di Castel Sant’Elmo arriveranno anche autori da tutta Italia per condividere la loro esperienza di narratori, poeti, saggisti e illustratori; sbarcheranno poi ospiti dal mondo dello spettacolo e dell’arte, studiosi di varie discipline, esperti che guideranno alla riscoperta delle diverse anime di Napoli come pure voci giovani del nostro panorama culturale.

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