Sine cura. Trasformare il rischio in opportunità, di Gianluca Giagni
Quattro chiacchiere con lo scrittore Gianluca Giagni, che torna a trovarci per l’uscita di: Sine cura. Trasformare il rischio in opportunità.
Ingegnere e docente universitario, oltre che membro del Gruppo di Lavoro Sicurezza del Consiglio Nazionale degli Ingegneri dove coordina il progetto “La sicurezza a partire dai banchi di scuola” da lui ideato nel 2019, Gianluca Giagni è l’autore di “Sine cura. Trasformare il rischio in opportunità” (Editore VivereIn), attualmente in ristampa.
Bentornato sul quotidiano “La Gazzetta dello Spettacolo” a Gianluca Giagni. Come si inserisce questo lavoro nel tuo percorso editoriale iniziato nove anni fa?
Sì, sono passati ben 9 anni dal mio primo libro “Pericolosamente Sicuri”, e da allora non mi sono più fermato. Questo tempo è stato un viaggio incredibile, durante il quale ho approfondito il tema della sicurezza in tutte le sue sfaccettature. Ogni capitolo della mia vita professionale ha ulteriormente consolidato una consapevolezza: la sicurezza deve andare oltre le sole normative e le leggi. Ho dedicato tempo per esplorare come la cultura della sicurezza possa essere costruita attraverso la responsabilità condivisa e il dialogo aperto. Questo approccio si radica nella mia vera passione: educare e sensibilizzare le persone riguardo a come possiamo tutti contribuire a creare ambienti più sicuri. Negli anni, ho avuto l’opportunità di partecipare a conferenze, workshop e incontri, dove ho condiviso le mie esperienze e le mie idee con un pubblico sempre più ampio. Ho ascoltato le storie di coloro che affrontano quotidianamente i rischi e le sfide, e questo mi ha ispirato a continuare a scrivere e a cercare nuovi modi per comunicare l’importanza di una sicurezza proattiva.
Nel libro parli, infatti, di sicurezza come un concetto che va oltre leggi e tecniche. Puoi spiegarci meglio cosa intendi?
Un concetto di sicurezza che va oltre le leggi riconosce che la protezione e il benessere delle persone non possono essere limitati alla sola osservanza delle normative. Sebbene le leggi svolgano un ruolo fondamentale nel creare un quadro di sicurezza, è essenziale sviluppare una cultura della sicurezza basata su responsabilità collettiva, comportamenti consapevoli e relazioni solidali. Adottare un approccio proattivo è cruciale: anticipare i problemi e investire in formazione e sviluppo delle competenze prepara individui e comunità ad affrontare le sfide. In sintesi, una vera sicurezza è un ecosistema basato su consapevolezza e impegno verso il bene comune, dove ogni persona gioca un ruolo attivo nel garantire il proprio e l’altrui benessere.
Il fatto che sia attualmente già in ristampa è indice di una attenzione generale al problema?
Il mio libro, ora in ristampa, ha catturato l’attenzione dei lettori per diversi motivi. Questa volta penso che molti di loro abbiano trovato una scrittura rinnovata e stimolante, che rende concetti complessi accessibili e coinvolgenti. Ho ricevuto apprezzamenti per come sono riuscito a integrare esempi reali e attuali, rendendo la teoria non solo pertinente, ma anche interessante per la vita quotidiana. Molti mi hanno detto che hanno scoperto un approccio multidisciplinare che arricchisce la comprensione della sicurezza, collegando discipline come la psicologia, la sociologia e l’economia. Grazie a questo, ho potuto mostrare come la sicurezza non sia solo una semplice serie di norme, ma una questione complessa che coinvolge emozioni, percezioni culturali e dinamiche sociali.
Sei anche docente universitario. Come riesci a trasmettere questi concetti ai tuoi studenti?
Come docente universitario, la mia missione va oltre il semplice trasferire informazioni; voglio accendere la curiosità e stimolare il pensiero critico nei miei studenti. Quando parliamo di argomenti tecnici, come la sicurezza, mi impegno a rendere tutto accessibile e coinvolgente. La mia idea è far percepire il legame diretto tra teoria e pratica. Amo portare esempi freschi dalla vita reale e dall’attualità, per rendere i concetti complessi più chiari e vicini a ciò che gli studenti vivono ogni giorno. Ma non mi fermo qui! Credo fermamente nell’importanza di un approccio multidisciplinare. Combinare idee dalla psicologia, dalla sociologia e dall’economia non solo arricchisce la comprensione della sicurezza, ma ci permette anche di esplorare come le nostre percezioni individuali e culturali influiscano su come affrontiamo i rischi. Insomma, si tratta di costruire una visione a 360 gradi che possa davvero fare la differenza!
Qual è il messaggio principale che vorresti che i lettori portassero con sé dopo aver letto il tuo libro?
Il mio obiettivo è incoraggiare una riflessione profonda sulla sicurezza, invitando ciascuno di voi a vedere oltre le norme e le procedure. La sicurezza non è solo una questione tecnica, ma un aspetto che interagisce con le nostre vite quotidiane e le nostre esperienze. È fondamentale comprendere che le percezioni individuali e culturali influenzano il nostro modo di affrontare i rischi. Attraverso un approccio multidisciplinare e un pensiero critico, possiamo trasformare le sfide in opportunità per crescere e imparare. Mi auguro che possiate portare con voi dopo aver letto il mio libro, nel vostro quotidiano, una nuova consapevolezza che vi permetta di affrontare il rischio con coraggio e creatività.
In chiusura, progetti futuri?
Sì, ho in programma diversi progetti futuri, e spero vivamente che anche questi possano avere un impatto significativo, sempre partendo da ciò che sto attualmente scrivendo. Ogni nuovo progetto rappresenta un passo avanti nella mia missione di trasformare la percezione della sicurezza. Voglio invitare le persone a considerare non solo i fattori normativi, ma anche le dimensioni umane e culturali che influenzano la nostra esperienza quotidiana. Sono entusiasta di continuare su questo cammino e di esplorare le infinite possibilità di un approccio che abbraccia la sicurezza in modo olistico. La mia ambizione è quella di creare contenuti che non solo informino, ma che ispirino un cambiamento reale e duraturo nella società, rendendo la sicurezza un valore condiviso e vissuto da tutti.