Netflix accusata di fat shaming, ovvero di bullismo verso le persone in sovrappeso. E così la serie Insatiable, il cui debutto è previsto per il 10 Agosto, è diventata punto fermo di polemiche dopo la condivisione del trailer, fino ad arrivare anche alla richiesta di una petizione da parte di Florence Given.
Insatiable narra la storia di una teenager, Patty, che ha il volto di Debby Ryan, che per lunghisimo tempo è stata oggetto di scherni e di bullismo a causa del suo sovappeso.
Per girare le scene la Ryan con delle apposite imbottiture era stata resa cicciottella e imbranata, la stessa, però, dopo un incidente tornerà in piena forma e trasformata nel fisico ma con intenzioni belliche e di vendetta nei confronti dei suoi “bullizzatori” e così dimagrita e carismatica cercherà coloro che l’avevano derisa per un regolamento dei conti.
La petizione condannerebbe la serie per il messaggio sbagliato che invia: “per essere popolari, avere amici, rendersi desiderabili allo sguardo maschile e in qualche modo per essere una persona degna, si debba essere magre” , al contrario la star di Insatiable ha spiegato sulle sue pagine social di aver voluto dar vita al personaggio di Patty proprio per dimostrare quanto difficile e spaventoso possa essere muoversi nel mondo dentro a un corpo, sia che si venga elogiati sia che si venga criticati per la propria taglia.
Al momento la petizione online per fermare la messa in onda ha abbondantemente superato le 111mila firme, prova tangibile che bisognerebbe mettere uno stop sull’importanza che si da solo ed esclusivamente al corpo, bisognerebbe smetterla di pensare che solo la magrezza, la cura di mani e piedi, di capelli sempre in ordine o vestiti alla moda siano emblema e sinonimo di popolarità. Messaggi sbagliati sicuramente perchè l’aspetto fisico sarà anche importante ma non deve essere il mezzo attraverso il quale si diventa popolari e si è accettati da una comunità, che per altro è formata da persone che non dovrebbero elevarsi a giudizi e sentenze. Ognuno deve essere libero di vivere nella sua “pelle” e nessuno dovrebbe permettersi di sparare sentenze e deridere ledendo la dignità altrui.
Attendiamo esiti della petizione anche se in molti chiedono di vedere la serie prima di puntare il dito… ai posteri la sentenza.