Procida ha incoronato ‘A luce spenta’ di Laura Bonalumi vincitore del Premio “Il mondo salvato dai ragazzini”. La voce dei giovani trionfa.
Procida si conferma capitale della letteratura giovanile e della partecipazione attiva: è A luce spenta di Laura Bonalumi (Einaudi Ragazzi) il vincitore dell’ottava edizione del prestigioso Premio letterario Il mondo salvato dai ragazzini, intitolato a Elsa Morante. Il verdetto, annunciato lo scorso 11 ottobre sull’isola, non è frutto di accademie o commissioni d’esperti, ma di un voto libero e consapevole espresso da centinaia di giovani lettori provenienti dalle scuole medie e superiori. Una scelta che premia un romanzo intenso e attuale.
Laura Bonalumi e il Trionfo della Libertà di Scelta
L’opera di Laura Bonalumi ha conquistato il cuore della giuria studentesca, superando di pochissimo gli altri due finalisti: Adesso o mai più di Daniele Nicastro (Einaudi Ragazzi) e Il principe azzurro di Diego Cugia (Giunti). Un podio che dimostra l’alta qualità dei romanzi in lizza, tutti impegnati a esplorare tematiche vicine all’universo adolescenziale. Bonalumi, già vincitrice in passato di riconoscimenti come il Premio Cento e nota per romanzi come Bianco e Voce di lupo, si conferma una delle autrici più amate e lette dalle nuove generazioni.
Il Presidente dell’associazione Il Mondo dei ragazzini, Rino Scotto di Gregorio, ha espresso «piena soddisfazione per il riscontro di pubblico, critica e per l’attenzione sempre crescente degli sponsor per una kermesse letteraria davvero unica». Questo entusiasmo si traduce in numeri concreti: ogni anno, l’evento mobilita scuole e ragazzi in un percorso di lettura e dibattito che culmina nel voto di Procida, evidenziando come la letteratura possa essere uno strumento potente di cittadinanza attiva.
Scrivere Mondi e Raccontare Storie: I Riconoscimenti Collaterali
La manifestazione di Procida va oltre la semplice premiazione del miglior romanzo, fungendo da vero e proprio crocevia tra letteratura, arte e impegno sociale. Tra gli altri riconoscimenti assegnati, grande attenzione ha suscitato il premio per la sezione Scrivere Mondi-Recitare Storie, che celebra l’incontro tra parola scritta e performance teatrale.
Daniela Ioia: L’Irresistibile Ascesa di un’Attrice
Quest’anno, il premio è stato meritatamente assegnato a Daniela Ioia, attrice la cui carriera è in «irresistibile ascesa» e molto amata dal pubblico per il suo ruolo in serie TV di successo come Mare Fuori. A premiarla, la presenza autorevole di Luigi Di Fiore (Un posto al sole), un binomio che ha acceso i riflettori sul potere della narrazione e della recitazione nel dare vita a mondi e personaggi. La Ioia, attraverso le sue interpretazioni, incarna la capacità di trasformare la parola in emozione viva, un ponte essenziale tra la pagina e lo spettatore.
L’Impegno per l’Infanzia e la Memoria
Un momento di profonda emozione è stato dedicato alla consegna del contest letterario L’urlo dell’Innocenza, istituito dalla Fondazione Francesco Terrone di Ripacandida e Ginestra. La Fondazione, attiva nel promuovere la poesia come strumento di denuncia a sostegno dei diritti dell’infanzia (come dimostra anche la raccolta poetica L’urlo dell’innocenza di Francesco Terrone), ha assegnato il riconoscimento al piccolo Giuseppe Aorta. Questo premio sottolinea l’importanza di dare voce ai più giovani e di proteggerne la purezza.
Parallelamente, la valorizzazione dell’impegno scolastico è passata attraverso il premio per la migliore tesina di terza media, aggiudicato ex-aequo ai giovani Michela Persico e Toli Nasti, a testimonianza di come l’evento veda i piccoli lettori come veri e propri protagonisti culturali.
L’Arte come Messaggio di Pace
La cerimonia di premiazione si è aperta con un balletto emozionante, un’espressione artistica che ha saputo toccare temi di stretta attualità. La coreografia, infatti, ha fatto esplicito riferimento agli «ultimi spiragli di pace nel medio-oriente», lanciando un forte e chiaro «auspicio che la coesistenza pacifica di tutti i popoli si espanda nel mondo intero».
In un’epoca segnata da tensioni internazionali, l’arte e la cultura si sono confermate veicoli di messaggi universali di speranza. La chiusura della kermesse a Procida non è stata solo la celebrazione dei vincitori, ma una riaffermazione del potere trasformativo della letteratura e dell’arte, in grado di connettere generazioni e culture nel nome di un futuro più pacifico e partecipato. La voce dei ragazzini, ancora una volta, ha salvato il mondo, a dimostrazione che il cambiamento parte sempre dalla capacità di scegliere e di credere nella forza delle storie.