Los Demonios (Demons) di Miguel Azurmendi, storia di violenza sull’individuo come in “Arancia meccanica”, è il corto vincitore del Concorso Internazionale della quarta edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival, il primo in Europa organizzato e del tutto gestito da un’università.
Le menzioni speciali a Bahar in Wonderland dell’iraniano-tedesco Behrooz Karamizade e a Stringless dello spagnolo Alberto Diaz Lopez.
Tra i premi per il Concorso Istituti Superiori del Veneto vince Il lavoro che ci piace di Francesca Moresco, mentre la menzione del VideoConcorso Pasinetti è andata a Realtà di Gianluca Bozzini. Il Premio “Olga Brunner Levi” va a Obliquo rumore di Mattia Casarotto.
La cronaca della serata di premiazione: Il plauso allo short di Carlo Carraro, rettore dell’Università Ca’ Foscari; il commento di Roberta Novielli, cuore e anima del festival; il gran finale con l’hoop dance e il tango argentino.
Los Demonios (Demons, Spagna, 2013, 13’) di Miguel Azurmendi, prodotto da una delle più prestigiose scuole di cinema spagnole, l’ECAM di Madrid, è risultato il vincitore del Concorso Internazionale alla quarta edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival, il primo festival in Europa interamente organizzato e gestito da un’università, che in questo campionato mondiale del cortometraggio si propone di mappare le nuove tendenze del cinema e scoprire i nuovi talenti provenienti dalle scuole di cinema di tutto il mondo. La giuria internazionale composta dalla produttrice e distributrice nipponica Keiko Kusakabe, dal regista indiano Kumar Shahani e dal regista italiano Luca Miniero ha premiato il cortometraggio spagnolo con la seguente motivazione:
Per l’universalità del tema e per la capacità di descrivere vividamente la condizione umana, seppure nella violenza della quotidianità. Il premio consiste in una targa e un trofeo ideato e realizzato da Anpal con la forma del logo dello “Short”, dove il mappamondo presente all’interno della “O” è impreziosito da finiture in Swarovski.
Il giovane regista spagnolo ha inviato un video-messaggio nel quale si è detto “estremamente emozionato per il conferimento del premio” e ha ringraziato “questo importante festival per aver fatto vedere il suo film a tanti giovani, ma non solo”. Vince così uno di quei lavori, e forse il più estremo tra questi, che avevano al centro la violenza sull’individuo, tema che ha accomunato molte opere in concorso. In Los Demonios tre giovani ragazzi, rappresentazione della “gioventù bruciata” contemporanea, passano il loro tempo tra scherzi di pessimo gusto, vandalismo per le strade e lunghi vagabondaggi, fino ad arrivare all’atto estremo: senza alcun rimorso, spinti semplicemente dalla noia, entrano nella cabina di un bancomat nel quale si era rifugiato un barbone e lo uccidono, mentre una musica travolgente accompagna queste immagini terribili.
La Giuria ha inoltre assegnato due menzioni speciali ai lavori del Concorso Internazionale. La prima è il Premio Volumina – Cinema come arte, per l’opera che offre il miglior contributo al cinema come arte ed è andata al regista iraniano e tedesco d’adozione Behrooz Karamizade della Scuola di Arti e Design di Kessel per il suo Bahar im Wunderland (Bahar in Wonderland, Germania/Iran, 2013, 16’) con la seguente motivazione:
Per la capacità di comporre un ritratto ironico e poetico della fragilità dell’individuo in una contingenza di guerra e attraverso una delicata tessitura musicale. Il premio consiste in un lussuoso libro fotografico sul cinema.
La seconda è il Premio Raro Video per il film studentesco più libero, eccentrico, illegale e anti accademico: è stato assegnato a Stringless (Spagna, 2013, 14’) di Alberto Diaz Lopez proveniente dall’Università Rey Juan di Madrid, donando così alla Spagna due dei tre premi principali. La motivazione:
Per la capacità di innovare le forme del montaggio ipertonale e per l’avvincente struttura postmoderna. Il premio consiste in un prestigioso cofanetto offerto da Raro Video.
Per il Concorso istituti superiori della regione Veneto, il vincitore è stato decretato da una giuria presieduta da Carlo Montanaro e composta da studenti di Ca’ Foscari. Il vincitore è stato Il lavoro che ci piace (Italia, 2013, 14’), di Francesca Moresco. Il corto ha vinto con la seguente motivazione:
Nonostante la presenza di errori di fondo di tipo tecnico e una certa staticità delle scene, per la semplicità e la linearità della narrazione e per la chiarezza del messaggio, che emerge dalla sintesi delle scene di vita quotidiana di una classe e dalle dichiarazioni dei ragazzi.
Il premio consiste in una targa e un trofeo a forma di ciak realizzato da Anpal. La menzione speciale assegnata dal VideoConcorso Pasinetti è invece andata a Realtà di Gianluca Bozzini (Italia, 2013, 5’) per:
Per aver proposto, con attento studio fotografico, una metafora della vita che si gioca sul filo dell’assurdo e sulla vana ricerca di un vero e stringente perché. La menzione consiste in una targa e un libro d’arte.
Infine è stato premiato il vincitore della prima edizione del Premio “Olga Brunner Levi” istituito dalla Fondazione Ugo e Olga Levi onlus in collaborazione con il Ca’ Foscari Short Film Festival. Il premio è dedicato al miglior videoclip realizzato da studenti delle scuole superiori di secondo grado della Regione Veneto avente per soggetto la performance musicale femminile o il rapporto tra condizione femminile e la musica nella storia. Il vincitore è stato il video Obliquo rumore, opera dedicata ad Amelia Rosselli e realizzata dalla classe IV A del liceo scientifico “Paleocapa” di Rovigo per la regia di Mattia Casarotto.