Mitch sotto assedio: l’odio online colpisce ancora
Fraintendimento sulla band BTS che scatena la furia del web. Il DJ Mitch dichiara apertamente: “Mio figlio ha paura”!
Ancora una volta, il mondo dei social si trasforma in un’arena di odio e violenza, colpendo senza pietà Mitch, voce storica di Radio 105. Questa volta, a scatenare la furia del web è stato un fraintendimento riguardante i BTS e il loro nuovo singolo “Running Wild”.
La miccia: false accuse e linciaggio mediatico
Tutto è iniziato con la diffusione di alcune false dichiarazioni attribuite a Mitch, mai pronunciate dal DJ, riguardanti Jin dei BTS. In un batter d’occhio, la notizia si è diffusa a macchia d’olio, generando un’ondata di messaggi carichi di violenza e minacce, non solo contro Mitch, ma anche contro la sua famiglia. Un vero e proprio linciaggio mediatico, alimentato da informazioni errate e dalla sete di vendetta tipica del web.
«Non ho mai offeso Jin né i BTS. Sono totalmente contrario a qualsiasi forma di odio e discriminazione. La mia famiglia ed io siamo bersagli di un attacco feroce e senza motivo. Chiedo a tutti di fermarsi e riflettere: l’odio non si combatte con altro odio. Mi auguro che chiunque abbia diffuso false informazioni si assuma le proprie responsabilità e rettifichi. Quando un messaggio di questo tipo diventa virale, si perde di vista l’umanità. Dietro uno schermo ci sono persone reali, con famiglie, sentimenti e dignità. Questo non può essere il futuro della comunicazione online», ha dichiarato Mitch, visibilmente scosso per l’accaduto.
Jin, da simbolo di inclusione a pretesto per l’odio
La vicenda assume contorni ancora più paradossali se si considera che Jin, da sempre simbolo di inclusione e accettazione, è stato trasformato in un pretesto per alimentare intolleranza e violenza. Un’assurdità che fa riflettere su quanto facilmente un’icona di rispetto e positività possa essere strumentalizzata per diffondere messaggi di odio e divisione.
«Jin e i BTS hanno sempre rappresentato inclusione e accettazione, promuovendo messaggi contro il bullismo e a favore dell’amore per se stessi. È assurdo che proprio il suo nome venga oggi strumentalizzato per diffondere violenza e rancore. I miei figli sono sotto shock, piangono e hanno paura di uscire. Il web dovrebbe unire, non distruggere. Trovo inconcepibile che nel 2025 si verifichino ancora episodi di violenza online di questa portata».
La Gazzetta dello Spettacolo Il quotidiano dello ShowBiz
