Circo Togni: Cammello morto? Vittime di morbosità mediatica

Un frame del video del cammello del Circo Togni libero per strada a Fuorigrotta - Napoli

Circo Togni: Cammello morto? Vittime di morbosità mediatica

Il circo Togni risponde a Francesco Emilio Borrelli: “Animali famiglia, non spettacolo. Vogliamo chiarezza sulla morte”.

Scoppia la bufera sul Circo Togni, accusato dal deputato Francesco Emilio Borrelli di maltrattamenti sugli animali. Ma il circo non ci sta e risponde a tono, denunciando una campagna mediatica “morbosa” e strumentale.

La morte del cammello: un mistero per tutti
“Vogliamo sapere anche noi come mai è morto il cammello, per noi era membro della famiglia e non faceva spettacoli”, dichiara Vinicio Togni, esponente dello storico circo. La morte dell’animale è un dolore per l’intera famiglia circense, che si sente ingiustamente accusata di negligenza.

L’incidente: un atto vandalico?
Secondo la ricostruzione di Vinicio Togni, la sera del 31 gennaio alcuni ragazzi, dopo aver tentato di entrare gratuitamente allo spettacolo, si sono introdotti abusivamente nel circo, aprendo le recinzioni e provocando la fuga del cammello. Un atto che il circo definisce vandalico e che potrebbe aver contribuito alla morte dell’animale.

“I nostri animali sono la nostra famiglia”
Il Circo Togni respinge con forza le accuse di maltrattamento, sottolineando che i cammelli “sono nati e cresciuti con noi, sono membri della nostra famiglia, non vengono utilizzati negli spettacoli e vengono accuditi con la massima cura e rispetto”. Una dichiarazione d’amore per i propri animali, che il circo considera parte integrante della propria storia e tradizione.

L’autopsia: la verità sulle cause della morte
Il Circo Togni chiede chiarezza sulla vicenda e auspica che le indagini e l’autopsia possano fornire risposte concrete sulle cause della morte del cammello. “Vogliamo la verità, non accuse infondate”, afferma Vinicio Togni, che si riserva di agire legalmente contro chi ha diffuso notizie false e diffamatorie.

Borrelli nel mirino: “Ha scatenato una campagna d’odio”
Il Circo Togni punta il dito contro il deputato Francesco Emilio Borrelli, reo di aver “strumentalizzato” la vicenda sui social, scatenando una vera e propria campagna d’odio contro il circo. “La sua morbosità mediatica ha messo a rischio i nostri animali”, denuncia Vinicio Togni, che non esclude di adire le vie legali per tutelare l’immagine del circo e dei suoi animali.

La difesa del circo: “Siamo vittime, non carnefici”
Il Circo Togni si dichiara vittima di un attacco mediatico ingiusto e infondato, frutto di “pregiudizi ideologici” e “disinformazione”. “Siamo una famiglia di circensi che ama i propri animali e li rispetta”, afferma Vinicio Togni, che invita tutti a non farsi ingannare dalle apparenze e a informarsi correttamente prima di giudicare.

L’appello: “Non lasciateci soli”
Il Circo Togni lancia un appello a tutti gli amanti degli animali e del circo tradizionale: “Non lasciateci soli in questa battaglia per la verità”. Il circo chiede sostegno e solidarietà, invitando tutti a visitare gli spettacoli e a conoscere da vicino la realtà di una famiglia che da generazioni si prende cura dei propri animali con amore e dedizione.

La polemica infuria sul web
La vicenda del cammello morto ha scatenato un’ondata di commenti sui social network, con molti utenti schierati a difesa del Circo Togni e altri pronti a condannareWithout giving any names. Una guerra social che rischia di danneggiare ulteriormente l’immagine del circo e di alimentare un clima di odio e intolleranza.

Il futuro del circo: un punto interrogativo
La polemica sulla morte del cammello e le accuse di maltrattamento rischiano di mettere a repentaglio il futuro del Circo Togni, una delle più antiche e prestigiose famiglie circensi italiane. Un patrimonio culturale e tradizionale che merita di essere difeso e valorizzato, non attaccato e denigrato.

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