Francesco Fiumarella sfida il “circolo magico”

Francesco Fiumarella sfida il “circolo magico”

Precursore e “paladino” dei meritocratici, Francesco Fiumarella, che dal 2006 denuncia un sistema che ha lasciato artisti nell’ombra.

In un mondo artistico sempre più dominato da logiche di appartenenza, conoscenze e raccomandazioni, c’è chi da quasi vent’anni combatte per difendere un principio che dovrebbe essere sacro: la meritocrazia. Il suo nome è Francesco Fiumarella, autore, ex attore, ora aforista, autore di canzoni, Talent Scout, fondatore e direttore artistico del prestigioso “Premio Vincenzo Crocitti International – Vince Award“, a cui più volte noi della redazione del quotidiano “La Gazzetta dello Spettacolo”, abbiamo dato voce per attinenza di ideali meritocratici. E oggi, mentre finalmente anche celebrità e volti noti iniziano a denunciare un sistema che per anni ha favorito pochi eletti, il pensiero coraggioso di Fiumarella torna a risuonare con ancora più forza.

Francesco Fiumarella
Francesco Fiumarella per il Premio Vincenzo Crocitti International – Vince Award (Immagine di repertorio)

Già nel 2006, in tempi non sospetti, Fiumarella denunciava pubblicamente l’esistenza di un “circolo magico” nel panorama artistico italiano, fatto di lobbies, favoritismi e porte chiuse per i veri talenti. Non lo faceva nei salotti ovattati, ma mettendoci la faccia: tra interviste radiofoniche, televisive e giornalistiche, ha portato avanti con coerenza un messaggio scomodo e controcorrente.

Fiumarella conosce bene il sistema, lo ha vissuto da dentro, come attore. Ha visto colleghi brillanti restare nell’ombra, ignorati solo perché “non allineati”, privi di appoggi o nomi altisonanti. E ha visto, al contrario, gli stessi volti monopolizzare scene, fiction, film e palinsesti.

Per contrastare questa ingiustizia, nel 2013 ha fondato il “Premio”, oggi uno degli eventi più autentici e apprezzati del panorama artistico italiano e internazionale. totalmente no profit e privo di scopo di lucro, nasce per valorizzare l’arte, la cultura e il merito, premiando attori, registi, autori, professionisti dello spettacolo noti e meno noti, offrendo spesso la prima vera occasione di visibilità a talenti fin lì ignorati.

Negli anni, il premio ha dato voce a decine di artisti “invisibili”, contribuendo in molti casi ad avviare carriere e progetti. Tutto questo, senza un ritorno economico per Fiumarella, mosso da un ideale e non da un interesse personale. In un ambiente dove tutti cercano visibilità, lui ha cercato giustizia artistica.

Oggi che il sistema viene messo in discussione anche da voci più altisonanti, la figura di Francesco Fiumarella si staglia come quella di un precursore, di un testimone scomodo che non ha mai abbassato lo sguardo. E se l’Italia vuole davvero cambiare rotta, anche nel mondo dell’arte e dello spettacolo, deve partire proprio da qui: da chi, come Fiumarella, non ha mai avuto paura di dire la verità, quando tutti facevano finta di non vedere.

«Chi ha talento deve avere spazio. Non mi arrenderò finché questo non accadrà»

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