Premio Solinas

A.U.S. vince La Bottega delle Web-Series 2014

Premio SolinasLa Bottega Delle Web Series è un concorso/laboratorio del Premio Solinas in collaborazione con Rai Fiction, nato per scoprire nuovi autori di talento e selezionare, sviluppare, realizzare e distribuire una “web series”.

I tre progetti che hanno ottenuto le Borse di Sviluppo di 2.000 euro ciascuna sono: A.U.S. di Antonio Marzotto e Serena Patrignanelli, Secondo Lui di Herbert Simone Paragnani e Simone Ranucci, L’amore Al Tempo Del Precariato di Michele Bertini Malgarini, Olga Lateano e Eva Maria Giovanna Milella. I progetti sono stati sviluppati nel corso del laboratorio guidato dai Tutor del Premio Solinas – Leonardo Ferrara, Ilaria Fraioli, Annamaria Granatello, Monica Rametta, Monica Ricci, Stefano Sardo, Ivan Silvestrini, Monica Zapelli. Al termine del percorso gli Autori, insieme ai Tutor, hanno presentato le prime cinque puntate delle web series a Tinny Andreatta – Direttore di Rai Fiction – che ha selezionato il progetto vincitore.

A.U.S.  di Antonio Marzotto e Serena Patrignanelli vince La Bottega Delle Web Series e verrà realizzato da Rai Fiction in collaborazione con il Premio Solinas con un budget massimo di 35.000 euro. A.U.S racconta la strana convivenza tra un dicianovenne universitario arrivato a Roma dall’Abbruzzo e una vecchina temprata da una vita passata nei palazzi popolari della periferia cittadina. I due si troveranno a convivere grazie ad un progetto sociale promosso dal Comune: “Adotta Uno Studente”
A.U.S. secondo i Tutor/Giurati del concorso e il Direttore di Rai Fiction Tinny Andreatta, è quello fra i tre che ha saputo convincere di più, coi suoi progressi evidenti, con la semplicità e la delicatezza con cui è riuscito a mettere al centro del racconto due personaggi che si muovono alla periferia della vita. Senza rigidità, o ideologie solo con la forza della scrittura e della creatività. Per il giovane autore Antonio Marzotto si tratta dell’esordio alla regia.

“A.U.S. riesce, anche nei pochi minuti del formato chiesti dal concorso, a costruire un mondo con le sue regole ben definite, abitato da protagonisti originali e riconoscibili. Grazie a una scrittura pervasa da una comicità viva che non si rifugia mai nel bozzetto, né sconfina nel grottesco, restituisce uno sguardo a misura d’uomo che non perde mai la tenerezza. C’è la realtà dei precari di oggi e la condizione un po’ scassata dell’Italia di questi anni Dieci, ma c’è soprattutto una dimensione altra, iper-reale più che surreale, buffa e personale, ricca di trovate divertenti e inaspettate”.

Su Redazione

Redazione Giornalistica

Lascia un commento