Un’azione comune, una petizione, per dare un riconoscimento al Maestro Beppe Vessicchio, che tanto ha dato all’Ariston.
Dopo la scomparsa dell’amatissimo Maestro Peppe Vessicchio, scomparso lo scorso 8 novembre all’ospedale San Camillo di Roma a causa di una polmonite interstiziale, sul sito Change è apparsa una petizione per con richiesta di intitolargli il Teatro Ariston.
“Ci sono persone che non hanno mai bisogno di un microfono per farsi sentire. Beppe Vessicchio era una di quelle. Con una bacchetta, un sorriso e un gesto gentile riusciva a parlare a milioni di persone, dentro e fuori dal Teatro Ariston” questo l’inizio della descrizione che ne mtiva la richiesta.

Beppe Vessicchio, oltre ad essere un grande direttore d’orchestra, compositore e esperto musicale, è stato altresì una persona che si è voluta sempre mettere in gioco e che ha voluto essere presente in situazioni allegre e scherzose come con i The Jackal e le loro gag.
“Per oltre 30 anni, la sua figura ha accompagnato la storia del Festival di Sanremo: presente in più di 25 edizioni, ha diretto alcuni dei brani più amati della musica italiana, collaborando con artisti come Elio e le Storie Tese, Zucchero, Tosca, Avion Travel, Mietta, Ornella Vanoni e decine di altri. Ma Vessicchio non era solo un direttore d’orchestra. Era un educatore musicale, un divulgatore raffinato, un uomo capace di parlare di armonia come di filosofia. La sua voce calma, la sua ironia e il suo rispetto per la musica hanno lasciato un’impronta profonda nel cuore del pubblico, molto oltre il piccolo schermo ( … ).
Perché Sanremo non è solo un Festival. È un luogo dell’anima. E tra le sue note, la voce silenziosa del Maestro continuerà a vibrare. Questa petizione non è solo un appello: è una carezza collettiva, un modo per dire grazie a chi ha reso la musica più umana e più nostra”.
Così prosegue e si conclude la descrizione delle motivazioni nella richiesta di petizione.
La Gazzetta dello Spettacolo Il quotidiano dello ShowBiz


