Katia Greco: ogni giorno mi amo sempre più
Incontriamo Katia Greco, attrice del cast della fiction televisiva targata Mediaset, “I fratelli Corsaro”. Ecco l’intervista.
La nuova serie di Canale 5, “I fratelli Corsaro”, vede l’attrice Katia Greco tra i suoi protagonisti, al fianco di Beppe Fiorello. Un progetto realizzato nella splendida Sicilia, il luogo che ha regalato i natali alla Greco, un progetto a cui la Greco tiene molto…
Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Katia Greco. Attualmente sei tra i protagonisti de “I fratelli Corsaro”, la nuova fiction di Canale 5, che esperienza ha rappresentato?
Una gran bella esperienza! Interpreto Maria Librizzi, un’assistente sociale pronta ad occuparsi dei ragazzi meno fortunati. Il mio personaggio conosce uno dei fratelli Corsaro, Fabrizio, interpretato da Beppe Fiorello, e dopo un inizio abbastanza contrastato, vivranno un rapporto differente, cominceranno a conoscersi, poco a poco. Una serie ambientata nella bella Palermo, una città fantastica, che amo molto…
La serie è stata realizzata, appunto, a Palermo, nella splendida Sicilia. Come hai vissuto tutto ciò?
L’ho vissuta benissimo! Palermo è una città che adoro e che ho frequentato spesso per vacanza ma anche per lavoro. Tornarci per realizzare una serie da coprotagonista è stato davvero particolare, con un personaggio differente dai precedenti, determinato, una cosa che mi ha reso davvero felice. Ho vissuto il tutto con una maturità diversa, con maggiore consapevolezza, scoprendo nuovi luoghi e aspetti della città che mi erano sfuggiti.
Cosa porterai con te di Maria Librizzi?
Porto con me l’essere riuscita a porre dei limiti, cosa che prima non riuscivo a fare. Maria mi ha insegnato cosa voglia dire essere forti, sicure di sé…
Quali traguardi sei riuscita a raggiungere attraverso il tuo mestiere e cosa manca a questo tuo percorso attoriale?
Credo che ciò che dovrà arrivare si paleserà al momento giusto, senza forzare nulla. Vivo questo lavoro come una missione, un modo per dare voce alle donne, incarnandole nella maniera più giusta possibile, emozionando il pubblico, portando loro dei messaggi reali. Potrei interpretare mille ruoli, convinta che ognuno di essi saprà darmi qualcosa…
Quanto sei cambiata da quei primi passi mossi nella recitazione?
Sono cambiata tantissimo! Sono partita dal liceo scientifico, il periodo in cui ho scoperto timidamente la recitazione, ed ho subito provato ad abbattere delle barriere caratteriali. La recitazione mi ha concesso di vivere esperienze che non riuscivo a permettermi nel reale, consentendomi di spaziare, di vivere mille emozioni e situazioni.
Chi è Katia e quali sogni caratterizzano il tuo vissuto?
Sono alla continua ricerca dell’amore, sin da quando ero bambina. Crescendo sto sempre più rendendomi conto che non è facile amare, lo vivo ancora come un sogno romantico che, negli ultimi tempi, ho direzionato verso di me, amandomi in piena regola.
Hai lavorato al fianco di Claudia Cardinale, Luca Zingaretti e molti altri ma, se potessi scegliere, da quali registi vorresti poter essere diretta e quali colleghi vorresti poter affiancare?
Mi piacerebbe lavorare di nuovo al fianco di Emanuele Crialese con cui ho realizzato molti spot, una persona con cui lavoro da sempre in maniera viscerale. Mi piacerebbe, inoltre, poter collaborare con dei registi stranieri, spaziando, senza predilezione alcuna, entrando a contatto con culture e persone diverse, il tutto dopo aver vissuto una bella esperienza in Tunisia.
Katia Greco, che periodo stai vivendo?
Negli ultimi tempi la vita e il lavoro procedono a meraviglia, oserei dire a braccetto. La vita è un continuo viaggio, in grande evoluzione, un modo per poter scoprire sempre più chi sono, cosa voglio, amandomi sempre più, alla ricerca di una costruzione ancora più sana della mia persona. Staremo a vedere dove mi porterà il futuro..
Se di futuro si parla, cosa puoi anticiparci?
Ho girato un film, una seconda opera di Paolo Licata in cui interpreto la sorella di Rosa Balistreri, cantautrice siciliana. Sarò anche nel film di Luca Zingaretti, la sua opera prima, “La casa degli sguardi”.