Antonio Diana in La Voce del Rifiuto
Antonio Diana in La Voce del Rifiuto

La Voce del Rifiuto, il processo agli uomini sull’immondizia

Il teatro come forma di protesta e mezzo di informazione, con l’appassionante momento di teatro civile e di denuncia al “Madrearte” di Villaricca (NA) con La Voce del Rifiuto.

Antonio Diana in La Voce del Rifiuto
Antonio Diana in La Voce del Rifiuto

Qui l’autore, regista e interprete Antonio Diana, porta in scena il sogno di un bambino descritto in un tema, dove il mondo dei rifiuti prende vita con una rivoluzione tra musica, teatro e ventriloquia. Per il pubblico a prendere corpo è un vero e proprio processo agli uomini, condotto da un «giudice inceneritore» e costruito sulla ribellione e le testimonianze dei sacchetti dell’immondizia, cassonetti, nano particelle, pm10, inceneritori ed eco balle. Partendo da una protesta in una discarica abusiva fino a giungere in un tribunale con un processo all’umanità, “La voce del rifiuto” lascia emergere in maniera esilarante e allo stesso tempo crudele, gli innumerevoli aspetti delle questioni ambientali, dalla “terra dei fuochi” ai temi nazionali sull’inquinamento. Per tutti, nell’immaginaria visione di una società distopica, una profonda riflessione sul senso civico ed il rispetto per l’ambiente ed un’incitazione alle soluzioni del riciclo, del riutilizzo e della raccolta differenziata come via d’uscita.

Con le musiche originali di Salvatore Pisano, Giuseppe D’ario e Gaetano Fierro e ancora, l’ assistente di scena Francesco Bellella e le luci di Antonio Dell’Isola, nel teatro Madrearte di Villaricca, grazie all’artefice e protagonista Diana, lo spettacolo si trasforma in una voce che partendo dalla terra dei fuochi, grida contro le problematiche ambientali.

Le dichiarazioni

Lo stesso artefice dello spettacolo Antonio Diana racconta: “Una denuncia come ha detto formulata attraverso il teatro ed un teatro (Madrearte) che è situato a Villaricca, nell’area giuglianese dell’eco balle e dei roghi tossici, tra il triangolo dell’orrore e il triangolo della morte. Questi luoghi vivono solo una parte del dramma ambientale che riguarda il mondo intero. Porto in scena le tematiche ambientali dando voce ai rifiuti, cassonetti, sacchetti, pm10, nano particelle; sono loro a parlare, a denunciare di come sono trattati e come dovrebbero esserlo. “La voce del rifiuto” è un processo contro l’umanità che da diversi decenni vive problematiche ambientali, dai cambiamenti climatici alle varie forme di inquinamento. Ballo, canto e recito tra i rifiuti, attraversando diverse forme di spettacolo, tra cui la ventriloquia che mi permette di dare vita e voce al mondo dei rifiuti che da una discarica abusiva organizza un processo contro l’umanità. I rifiuti diventano personaggi grotteschi ed esilaranti capaci di dare un senso brillante e fiabesco alla messa in scena che nella sua drammaticità si presenta persino divertente“.

Uno spettacolo che oltre alla rete teatrale punta molto sul circuito scolastico. Già dai prossimi mesi e per la prossima stagione teatrale; sono diversi gli eventi che proporranno la messinscena ai fini educativi, riflessivi e risolutivi, cercando di stimolare le coscienze soprattutto delle nuove generazioni verso la raccolta differenziata e il rispetto e la tutela per l’ambiente.

In scena sabato 22 e domenica 23 febbraio.

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Redazione Giornalistica

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