Enrico Caruso

Il mito di Caruso, sull’ali dorate

Dal celebre Inno di Napoli ‘O sole mio al monumentale Coro del Nabucco Va pensiero il mito di Enrico Caruso si scolpisce nella memoria e nel cuore di ogni figlio di Napoli e quindi per estensione ed appartenenza geografica,al di là di tutti i pregiudizi campanilistici,di ogni italiano…

Nel 1996 l’autorevole Washington Post mobilito’ i suoi esperti per scegliere i più grandi uomini del millennio : fra i giganti due italiani Michelangelo per la Cappella Sistina ed Enrico Caruso,cantante senza rivali.

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Il soprano Olga De Maio

Il 5 febbraio 1916 Caruso incise ‘O sole mio che divento’ marcia nazionale ad un’Olimpiade,fu canticchiata nello spazio da Yuri Gagarin primo cosmonauta,rilanciata da Elvis Presley re del rock and roll,fu intonata da Papa Wojtila davanti ad un oceano di napoletani,i versi di Capurro e la musica di Di Capua sono splendidi ma senza Caruso non sarebbero andati così lontano,tutta la Canzone napoletana senza Caruso e i suoi dischi avrebbe avuto un destino diverso…

Enrico Caruso e’ dunque un mito,una leggenda che da voce a due mondi : al Nuovo e Vecchio Mondo,al mondo della miseria e della nobiltà,al mondo degli artisti che senza “passaporti” o “etichette” tentano la strada del successo,tentano di realizzare il,proprio sogno a costo di duri sacrifici.

Il 14 settembre del 1920 Caruso incideva,nel clou delle sue tournée nordamericane,la canzone I’m’arricordo ‘e Napule,ultima delle sue gemme napoletane con echi da posteggia,ma chi nella sua patria si ricordava di lui?

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Ed ancora oggi la sbiadita memoria di questo mito e’affidata solo al busto collocato su un basamento a forma di calorifero a piazza Ottocalli,allora vien voglia di chiedersi, da veri figli di Napoli,fu vera gloria tributatagli da una città troppo spesso dimentica dei suoi figli?

Vola proprio sulle ali dorate del Va pensiero del tempo che fu la memoria del grande tenore,celebrata proprio in questo spettacolo “Enrico Caruso,la Voce dei due mondi”,
andato in scena il 2 giugno al Teatro Toto’ grazie ad un progetto dell’Associazione Artistico Culturale “Noi Per Napoli”,già presentato e realizzato il 14 novembre 2014 al Teatro Politeama per il Forum Internazionale delle Culture,con la finalità di riproporre al grande pubblico nazionale ed internazionale una delle più grandi figure della cultura e della musica partenopea e di attribuirgli quel posto d’onore che gli spetta in un olimpo internazionale.
Un concerto spettacolo pensato ed ideato dai suoi due fautori il tenore Luca Lupoli e il soprano Olga De Maio,artisti del Teatro San Carlo e sostenitori di Noi Per Napoli,titolare del progetto: connubio tra la musica ,per ricordare le straordinarie interpretazioni del grande tenore,e teatro per illustrare i tratti salienti della sua vita.
Le pieces teatrali di immediato impatto,sono state affidate alla stesura di Barbara Bonaccorsi e alla regia di Gianni Villani che ha saputo amalgamare abilmente le due componenti dello spettacolo.

Un cast di 40 e più Artisti che fa da cornice al concerto tra cantanti,attori,coro e Ensemble strumentale diretti dal Maestro Maurizio Iaccarino e dal M.tro Antonio Barchetta arricchiscono le meravigliose esecuzioni degli artisti del San Carlo Olga De Maio, Luca Lupoli, Marco Cristarella Orestano e Lucio Lupoli che ancora una volta si sono confermati interpreti di grande classe e raffinatezza.
La parte di Enrico Caruso è interpretata da Saverio Mattei. Gli attori che hanno.
Gli attori che hanno dato vita agli “incisi” teatrali sono: Maira Baldari, Barbara Bonaccorsi, Nicola D’Ortona, Maurizio Rata, Mariano Grillo, Fabio Felsani, Angela Salemi, Luciano Scarpati, Simona Casalino e Sergio De Simone.

Lo spettacolo avrà un seguito in una circuitazione regionale,nazionale ed estera,a testimonianza del grande interesse che una figura come Enrico Caruso suscita in tutti i contesti e in tutte le culture .

 

 

 

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Redazione Giornalistica