Luca Maris, un artista eclettico, poliedrico, che fin da piccolo muove i primi passi nel panorama della musica napoletana dimostrando di avere un talento da bambino prodigio.
Cantautore italiano che nel corso della sua carriera musicale ha venduto più di 100.000 copie di dischi oltre ad aver ottenuto piazzamenti nei Paesi Bassi, in Germania, Francia, Svizzera, Messico e che il 7 aprile scorso è uscito in vendita digitale in tutto il mondo con il nuovo singolo “Messaggio Perfetto”.
Luca, se dovessi descriverti con tre aggettivi come artista e con altri tre come uomo quali useresti?
Come artista direi non etichettabile, creativo, essenziale; come uomo collaborativo, disponibile, generoso.
Il tuo nuovo singolo è il risultato di quale percorso musicale e di quale viaggio interiore?
È un lavoro musicale ma anche della vita stessa, serio e non superficiale; la musica e l’esistenza sono due mondi vasti e senza confini, vorrei che rappresentassero un messaggio educativo e di riflessione, basta avere la voglia di applicare e rispettare le regole di ognuno dei due percorsi. La musica, come la vita, è un linguaggio universale che appartiene a tutti: questo è stato il mio viaggio interiore quando è nato “Messaggio Perfetto”.
Quali sonorità ci dobbiamo aspettare?
“Messaggio Perfetto” è composta da sonorità eclettiche.
Nel 2016, in duetto con Tony Esposito, ti sei posizionato ai vertici della classifica di download con la canzone “Luna e Sole (La pace nel mondo non conosce razzismo!)” superando le 25.000 copie vendute. I tuoi testi non sono mai banali e vogliono lasciare un messaggio. Con questo brano cosa vorresti che arrivasse agli ascoltatori?
Vorrei che arrivasse un Messaggio [n.d.r. con la lettera maiuscola non a caso] di amore per il prossimo, in modo universale.
Cosa ti aspetti da questa tua nuova creatura?
Semplicemente che possa piacere ampiamente.
A febbraio sei stato ospite e ti sei esibito al Premio Lucio Dalla a Sanremo 2020, invito ricevuto dal Patron Maurizio Meli. Che cosa ci racconti delle emozioni che si vivono al Festival?
Sono stato invitato inaspettatamente dal Patron Maurizio Meli e questo mi ha reso molto felice, anche perché mi è stata data l’opportunità di ricordare un Maestro e Poeta di grande cultura del calibro di Lucio Dalla. Inoltre, la mia partecipazione al Premio è stata un’altra occasione per arricchire sempre di più le mie conoscenze, cosa che reputo molto importante per il mio viaggio di vita e di musica.
Un’ultima domanda… Cosa è per te la musica, forse una compagna fedele nei momenti più difficili della vita di cui non potresti fare a meno?
La musica è l’essenza del vero amore, che non è quello fisico… perché non la si può toccare, ma solo percepire nell’anima.