Un Ep tra industrial e synth pop per Human Suit
Gli Human Suit sono un progetto musicale emergente che fonde synth pop e industrial. La band si è formata nella primavera del 2014 a Padova, band che vede alla voce e al basso Chiara Zanon e, ai synth e alla programmazione, Marco Agostini. Questa band spesso propone sonorità atmosferiche e notturne, noir se vogliamo.
Tra i riferimenti principali della band ci sono artisti come Nine Inch Nails, Bjork e Massive Attack, tanto per fare solo qualche nome. Un sound il loro dal respiro internazionale, sound ottenuto grazie ad un uso ponderato dell’elettronica unito al cantato encomiabile della lead vocalist.
Sublimation è il disco di debutto degli Human Suit. L’opener di questo Ep dal titolo Unlistened è stato scelto dal team di game development Sunderika come main theme del loro videogioco COSMIC. L’esordio di questo pezzo presenta atmosfere aliene che poi si diradano con l’ingresso del cantato di Chiara Zanon che si accompagna prima con ritmi lenti su synth. Poi seguono esplosioni sonore rabbiose che conferiscono tanta energia al pezzo. Sonorità industrial a tratti tanto noise contraddistinguono l’essenza furiosa di Unlistened, una delle perle di questo Ep.
Collecting Clouds è invece il miglior pezzo dell’EP con il suo incedere incalzante, con le sue spirali sonore magnetiche e con impressioni sonore alla Nine Inch Nails. Refrain “super strong” azzeccati e versi ripetuti rendono questa canzone tanto orecchiabile. Sirene di guerra focalizzano tanta attenzione dell’ascoltatore.
This bitter taste è tanto evocativo ed ambient e può mandare i pensieri a certi Depeche Mode. Qui come altrove la vocalist raggiunge altezze siderali. In my legion è mistica e solenne, a tratti anche malinconica. I muri sonori in alcuni passaggi sono irresistibili. Qui la vocalist presenta uno spoken ai limiti del rap. Di Broken doors colpisce il beat che troviamo verso la fine della canzone, davvero ipnotico.
Human Suit ci porta in un wormhole sonoro dal sapore esistenziale, un tunnel electro nel quale la vocalist si erge da assoluta dominatrice con le sue qualità vocali, tunnel sonoro magistralmente generato dalle mani e dall’ingegno di Marco Agostini. Inoltre, come non notarlo, la loro musica oltre ad essere tanto elettrizzante è anche, a tratti, lievemente sensuale ed ammaliante. Insomma, un progetto che desta tanto interesse, un progetto nato dalla provincia italica con l’ambizione di conquistare l’Italia e il mondo intero.