Baaristi Muuti. Foto di Zoe Ferrara
Baaristi Muuti. Foto di Zoe Ferrara

A Room Full of Doors: il debutto dei Baaristi Muuti

Il concept album d’esordio dei Baaristi Muuti, “A Room Full of Doors”, ridefinisce l’Art Rock e il Nu Prog italiano onirico.

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I Baaristi Muuti, progetto nato nel 2015 nell’hinterland napoletano, stanno per spalancare le porte del loro universo sonoro. Il 6 dicembre 2025 uscirà su tutte le piattaforme digitali e in un’edizione limitata in doppio vinile “A Room Full of Doors”, il loro attesissimo debut album autoprodotto. L’opera è ben più di una semplice raccolta di canzoni: è un concept album in sette atti, un manifesto artistico che fonde con sapienza l’Art Rock e il Nu Prog, proponendosi come una vera e propria esperienza sinestetica.

Le prime recensioni e anticipazioni, come quelle emerse su autorevoli portali di settore, concordano: “A Room Full of Doors” è un lavoro che si distingue per la sua “chiarezza cristallina” e per l’equilibrio tra “elettronica morbida, micropercussioni organiche e chitarre trattate con un gusto ambient”. Un segnale forte che l’Italia musicale contemporanea continua a essere un fertile terreno per le contaminazioni e la musica visionaria, come dimostrato anche da eventi come il ProgFest e il 2 Days Prog + 1 Festival.

Le Sette Stanze del Concept: Un Varco Emozionale

Il nucleo di “A Room Full of Doors” è la sua struttura narrativa, concepita come un percorso iniziatico o, per usare le parole della band, “sette brani concepiti come vere e proprie stanze sonore”. Il titolo stesso, come sottolineato da alcune testate specializzate, funge da “metafora strutturale: ogni brano è una porta che si apre su un ambiente sonoro distinto, ma collegato da un filo emotivo costante”.

Il sound dei Baaristi Muuti, emerso dopo anni di intensa attività live e una fase di “introspezione e sperimentazione sonora” (Fonte: sito ufficiale della band), si caratterizza per:

  • Ritmiche complesse e strutturali: tipiche del Nu Prog, offrono un substrato solido e dinamico.
  • Melodie evocative: derivate dall’Art Rock, che aggiungono profondità emotiva.
  • Contaminazioni Elettroniche e World Music: un sapiente innesto di tessuti elettronici e colori della world music che rendono il panorama sonoro unico e lontano da cliché.
  • Dimensione Visiva Amplificata: l’ascolto è arricchito dalle illustrazioni oniriche dell’artista Serena Esposito (aka Capinera), che traducono in immagini il viaggio sonoro, rafforzando l’idea di un’opera multisensoriale.

L’autoproduzione del disco in doppio vinile è un dettaglio che non passa inosservato, indicando una scelta precisa di curare ogni singolo aspetto dell’opera, dal suono al packaging, per offrire un prodotto di qualità tangibile agli appassionati.

Non solo Ascolto: Gli Eventi Imperdibili a Napoli

Per celebrare il loro debutto, i Baaristi Muuti hanno organizzato due appuntamenti di lancio, entrambi nel capoluogo campano, offrendo al pubblico diverse modalità per entrare in contatto con il loro mondo artistico:

Showcase Live all’Auditorium Novecento
Il primo evento sarà uno showcase live fissato per venerdì 5 dicembre 2025 presso l’Auditorium Novecento di Napoli, storica sede della Phonotype Record. Sarà l’occasione per vivere l’album nella sua interezza, poiché il gruppo eseguirà dal vivo l’intero lavoro in quello che viene preannunciato come un vero e proprio “sabba sonoro”.

Listening Party a Fonoteca – Vomero
Il secondo appuntamento è pensato per gli amanti del vinile e dell’ascolto in alta fedeltà. Domenica 14 dicembre 2025, presso lo storico negozio di dischi Fonoteca nel quartiere Vomero, si terrà un listening party ad ingresso libero.

In entrambi gli eventi sarà data l’opportunità di acquistare in anteprima l’edizione limitata in doppio vinile, un must-have per chi desidera possedere un pezzo di questa “stanza piena di porte” da aprire ogni volta che il desiderio di un viaggio musicale si fa sentire.

“A Room Full of Doors” non è solo l’esordio dei Baaristi Muuti, è l’affermazione di un progetto che, partendo dall’hinterland napoletano, ambisce a lasciare un segno nel panorama dell’Art Rock e del Nu Prog italiano grazie a una visione artistica solida, una produzione curata e una chiara volontà di offrire qualcosa di trasformativo all’ascoltatore.

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