Il Maestro Francesco Maria Mancarella presenta l’album “What I Felt”, un’esplorazione sonora grazie al suo pianoforte preparato con feltri.
Un’esperienza sonora che avvolge e conquista, nata da un’idea geniale. Il maestro Francesco Maria Mancarella, pianista, compositore e noto direttore d’orchestra, ha presentato il suo nuovo album, «What I Felt» (distribuito da Sony Music Italy/White Noise), durante un esclusivo showcase tenutosi venerdì 17 ottobre nella prestigiosa sede di Sony Music Italia a Milano.
Non si tratta di un semplice disco, ma di un vero e proprio manifesto artistico che unisce la profondità del sentimento a una ricerca timbrica sorprendente, ottenuta attraverso la tecnica del pianoforte preparato. Un lavoro che, come affermato dal maestro, «esprime pace, armonia e libertà», lasciando una sensazione di beatitudine, «come il ricordo sbiadito di un sogno».
L’Innovazione Sonora: Il Segreto del «Felt Piano»
La caratteristica distintiva di «What I Felt» risiede nel suo suono caldo, ovattato e avvolgente, frutto di un meticoloso intervento sullo strumento. Mancarella, infatti, ha modificato un pianoforte a coda Kawai inserendo feltri di diverse qualità in ogni registro, ottenendo una sonorità ricca di sfumature, definita da Suono.it come «difficilmente riproducibile altrove».
Perché il Feltro Trasforma il Suono?
Il titolo stesso, «What I Felt», gioca sul doppio significato della parola inglese “felt”: il feltro (il materiale) e il passato del verbo “to feel” (sentire l’emozione). Il feltro, posizionato tra i martelli e le corde del pianoforte, smorza la vibrazione. Questo non è un semplice silenziatore, ma una vera e propria rielaborazione acustica che conferisce al timbro una morbidezza tridimensionale.
L’album, composto da sette brani inediti, rappresenta il quinto progetto solista di Mancarella ed è il suo primo disco in tonalità maggiore (Fonte: Fattitaliani.it). La genesi dei brani è stata spontanea e immediata. Come rivelato dal compositore a Jazzit, si tratta di un disco interamente improvvisato, registrato «al “buona la prima”» per catturare l’unicità e l’emozione del momento compositivo, con produzioni ed elettronica aggiunte solo in un secondo momento. Un approccio che rompe i confini di genere, creando un crossover tra classica, jazz e contemporanea.
Dal Palco di Sanremo alla Tela: Il Maestro Mancarella a Tutto Tondo
Francesco Maria Mancarella non è nuovo alle platee internazionali né all’innovazione. È noto al grande pubblico anche per la sua attività di direttore d’orchestra, in particolare per aver diretto l’orchestra al Teatro Ariston per l’artista Alessandra Amoroso. Questa versatilità, che spazia dal rigore della direzione d’orchestra all’esplorazione libera del jazz, sottolinea la sua profonda conoscenza musicale.
«Il Pianoforte che Dipinge»: La Musica che Si Fa Immagine
Un altro elemento centrale della sua carriera è l’invenzione e il brevetto de «Il Pianoforte che Dipinge» (registrato nel 2014, come riportato da Famiglia Cristiana), un progetto sinestetico che correla la musica alla pittura. A differenza di altri approcci storici (come quello di Skrjabin), Mancarella non collega la singola nota a un colore, ma connette il contesto sonoro all’emozione cromatica, traducendo l’atto compositivo in frammentazioni visive e creando un’opera d’arte totale.
Questo approccio creativo è un chiaro indice della sua costante ricerca dell’imprevedibilità e della contaminazione tra le arti, come sottolineato anche da lui stesso: «Per me la musica non ha barriere, me lo ha insegnato il jazz».
Le Date del Tour: L’Emozione «Live»
L’album «What I Felt», disponibile in vinile limited edition e in digitale dal 17 ottobre 2025, sarà portato in scena con il tour What I Felt Live 2025. Le prime tappe annunciate toccano città chiave nel panorama musicale italiano, offrendo al pubblico l’opportunità di immergersi nel suono unico del pianoforte preparato.
Ecco le prime imperdibili date in programma:
- 14 NOVEMBRE A BOLOGNA – TEATRO SAN LEONARDO
- 16 NOVEMBRE A MILANO – TEATRO FRANCO PARENTI
- 21 NOVEMBRE A LECCE – TEATRO PAISIELLO
I concerti saranno un album fotografico dell’invisibile, un viaggio dove l’ascoltatore diventa «testimone di un mondo che esiste solo nel tempo sospeso di chi suona». Il repertorio, come anticipato dalle prevendite dei biglietti, includerà musiche originali, brani popolari della tradizione Salentina e riarrangiamenti in piano solo di successi internazionali. Un’occasione per cogliere l’autenticità di un artista che, come ha scritto nel vinile stesso, invita a: «Mettici sempre il cuore».
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