Alessio Mayor - Saint Honore
Alessio Mayor - Saint Honore

Alessio Mayor e la sua Saint Honorè

Alessio Mayor si affaccia al mondo della musica nel 2022 con i primi due brani “Palloni” e “Bonsai”. Per lui la musica e la scrittura correlata sono il porto sicuro nel quale approdare durante le notti insonni fatte di domande e interrogativi.

Un universo che gli fornirà le risposte e un canale di sfogo della sua anima profonda. Il brano Saint Honorè, è una preghiera ballata in cui si riflette il bisogno di saper perdonare, sia gli altri che soprattutto, sé stessi.

Un limite, quello del rancore, che si annida nel nostro io e ne ostacola la liberazione esattamente come un vento che non ci può far volare ma uccidere. L’artista ci racconta un mondo interiore riflesso in un’immagine allo specchio in cui si interroga sul superamento del dolore provocato dalla difficoltà del lasciare andare. Alla fine il perdono è concesso a patto di un pentimento rappresentato da un Saint Honore. Il dolce assume in questo caso il significato di quel superamento. Il perdono non è più qualcosa di divino e di inarrivabile, ma umano, che puoi toccare con mano, mangiare, ingoiare, come una Saint Honorè.

Alessio Mayor, benvenuto su “La Gazzetta dello Spettacolo”. Quando e come hai iniziato il tuo percorso musicale?

Il mio percorso musicale nasce circa un anno fa, quando attraverso delle conoscenze in comune sono venuto in contatto con Dheli, che è il mio produttore. Gli ho fatto ascoltare una canzone che avevo scritto durante il primo lockdown, in un periodo non splendido per nessuno né tanto meno per me che nelle corsie degli ospedali mi ci trovavo a lavorare tutti i giorni. Da lì abbiamo iniziato a lavorare e a creare una base che potesse rispettare la malinconia del testo e, soprattutto, il messaggio che avrei voluto mandare. E devo dire che Dheli ha capito subito quello che volevo. In realtà scrivo da quando è iniziata la mia adolescenza, scrivo per necessità, per sfogo e anche un po’ per mettere per iscritto il mondo che ho dentro. 

Ci puoi parlare del tuo ultimo progetto musicale?

Saint Honoré” l’ho scritta a Marzo scorso quando ho capito cosa c’è alla base della mia inquietudine: la difficoltà a perdonare e perdonarmi. Ho scritto questo testo che potesse risuonare come un mantra cercando di capire cosa poteva farmi superare questo scoglio e vivere finalmente più “leggero”. Ho ricordato una persona a me cara, che ogni volta che voleva farsi perdonare per delle sciocchezze commesse, mi portava un dono e la maggior parte delle volte quel dono era un dolce. E allora ho voluto identificare quel perdono con il mio dolce preferito, una Saint Honoré: io ti e mi perdono, a patto che tu sappia pentirti. Avevo immaginato la base totalmente diversa da come è adesso e, invece, il mio produttore è riuscito a dargli un tocco di energia sorprendendomi e rispettando incosciente ciò che sono: da un lato super malinconico, dall’altro pieno di vita. 

News e progetti nel cassetto di Alessio Mayor?

 Il mio obiettivo attuale è quello di farmi conoscere attraverso i miei testi e le mie canzoni, quindi continuerò su questa strada, cioè quella di pubblicare dei brani inediti. Stiamo già lavorando a nuovi brani, c’è tanto materiale, dobbiamo solo identificare il prossimo brano che sappia mantenere una linea con i precedenti singoli.

Su Sara Morandi

Insegnante per vocazione, giornalista per passione. Amo il teatro perché incarna le emozioni viventi delle nostre anime. Ho sempre scritto di spettacolo e questo mi ha reso felice e mi rende tuttora. Divoro libri e il mio sogno sarebbe quello di scrivere un romanzo.

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