Il vinile non è una moda, ma una crescita inarrestabile: fascino del supporto fisico a Roma di “Vinilmania” con Massarini e Arbore.
Il vinile non è un nostalgico ricordo, ma una realtà vibrante e in costante crescita che continua a ridefinire il mercato musicale. Mentre lo streaming domina in termini di volumi, il disco nero è diventato il simbolo di un’esperienza d’ascolto completa e tangibile. A Roma, questo fermento sarà al centro di un evento imperdibile: la presentazione del libro Vinilmania – Il grande ritorno del giradischi e del vinile (Hoepli), in programma giovedì 6 novembre alle ore 18 presso la libreria La Feltrinelli di Viale Libia 186.
L’incontro si annuncia come un vero e proprio viaggio nella cultura e nella storia di questo formato, con un parterre di voci autorevoli: interverranno Ezio Guaitamacchi, direttore della collana “Musica” di Hoepli, Aldo Pedron, curatore della sezione italiana del volume, e Jessica Testa, traduttrice della parte angloamericana. La conversazione sarà moderata da John Vignola di Radio Rai, con ospite d’eccezione Carlo Massarini, storico volto della musica in televisione e giornalista. Una presenza che sottolinea la rilevanza culturale del fenomeno.
Il mercato italiano: vinile in netta controtendenza
Nonostante il settore della musica fisica, che include CD e vinili, abbia registrato un lieve calo complessivo del 2,1% nel 2024 (dati FIMI/IFPI), il vinile si distingue per un andamento diametralmente opposto.
I dati del Global Music Report 2025 e le analisi di Deloitte/FIMI per il primo semestre 2024 in Italia confermano una traiettoria di forte espansione.
- Crescita Imponente: Il vinile in Italia ha registrato un aumento notevole: +16% nel primo semestre del 2024 (fonte Deloitte/FIMI) e un solido +6,8% sull’intero anno 2024, con ricavi che hanno toccato i 38,9 milioni di euro (fonte Billboard Italia sui dati FIMI).
- Posizionamento Globale: L’Italia si afferma come l’ottavo mercato mondiale per il vinile, un risultato che evidenzia come la Vinilmania sia ormai un fenomeno strutturale e non un semplice trend.
- Contrasto con il Digitale: Sebbene lo streaming rimanga il pilastro del mercato discografico italiano, trainando la crescita complessiva con un +13,5% e una quota del 67% dei ricavi totali nel 2024, il vinile rappresenta la domanda di un’esperienza d’acquisto e di ascolto più ricca e impegnativa
L’alchimia del suono e l’esperienza tangibile
Perché un formato “obsoleto” torna ad attrarre non solo gli audiofili più accaniti ma anche le nuove generazioni? La risposta risiede nel valore aggiunto che solo l’analogico può offrire, andando oltre la mera riproduzione sonora.
- Qualità e Personalità: Il suono del vinile è spesso percepito come più caldo, più pieno e con una maggiore personalità rispetto ai file digitali compressi. Una percezione confermata da chi lo vive ogni giorno. «Il vinile ha molta più personalità del digitale», dichiara Renzo Arbore, uno dei “vinilmaniaci” intervistati nel libro.
- Il Rituale e la Memoria: L’acquisto, l’apertura della copertina, la pulizia del disco e l’abbassamento della puntina creano un rituale di ascolto che la riproduzione in streaming non può replicare. Non si tratta solo di musica, ma di un oggetto che evoca ricordi e sensazioni profonde. Claudio Trotta riassume questo concetto perfettamente: «Per quelli della mia generazione, il vinile è sinonimo di memoria, di come eravamo, di cosa abbiamo vissuto».
- Oggetto da Collezione e Arte: Il vinile è un supporto artistico completo. La copertina di un 33 giri è un’opera d’arte, un elemento di design e un’estensione dell’album stesso. Questo appeal estetico e collezionistico contribuisce in modo decisivo al suo successo, specialmente in un’epoca dominata dal virtuale. Giacomo Poretti, altro appassionato, sottolinea: «La magia che crea l’ascolto dei vinili rimane imbattibile»
“Vinilmania”: un compendio essenziale per tutti
Il volume edito da Hoepli, frutto del lavoro di stimati giornalisti pop rock angloamericani e tecnici qualificati, si presenta come la guida definitiva per comprendere il fenomeno.
Non è solo una rassegna storica, ma un manuale completo che si rivolge sia al collezionista esperto che al neofita curioso di scoprire la magia del solco. Arricchito da un meticoloso impianto fotografico, offre anche una sezione curata da Aldo Pedron interamente dedicata al panorama italiano. In questa parte, si trovano le toccanti testimonianze di appassionati di diverse generazioni, da Renzo Arbore a Carlo Massarini, che ricorda: «Negli anni ’70 tutti noi appassionati avevamo un impianto stereo in casa».
La presentazione romana del 6 novembre è più di un lancio editoriale: è una celebrazione collettiva di un formato che, grazie alla sua capacità di offrire un’esperienza emotiva, estetica e acustica superiore, ha saputo superare l’era digitale e tornare protagonista, non per moda, ma per il suo ineguagliabile valore culturale e affettivo.
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