Paola Lavini. Foto da Ufficio Stampa
Paola Lavini. Foto da Ufficio Stampa

A tu per tu con Paola Lavini

Artista poliedrica del panorama italiano, spazia tra cinema teatro, musical e televisione, oggi abbiamo incontrato Paola Lavini.

Paola Lavini. Foto da Ufficio Stampa
Paola Lavini. Foto da Ufficio Stampa

Paola Lavini, raccontaci come hai iniziato la tua carriera da attrice.

Ho iniziato come cantante!!!In parrocchia dove comunque facevamo anche molte ‘recite’. Lì è nata la creatività …proprio come Whitney Houston, uno dei miei miti (ndr). E poi ho cominciato a studiare , spaziando dal teatro di ricerca, al teatro classico fino al musical. Ero e sono molto curiosa.

Ti abbiamo ammirata sui grandi schermi con “Terra bruciata”, docufilm che racconta una pagina buia della storia italiana quella in cui protagonisti sono i partigiani dell’Alto Casertano, raccontaci del film e del tuo personaggio

Il film parte da testimonianze vere di nipoti o pronipoti di coloro che hanno perso la vita durante quella pagina nera, ingiustamente. Un pagina che solo ora viene alla luce. Noi attori, nella parte della fiction, diamo voce alle parole di queste persone ed interpretiamo quello che i loro avi vissero durante la seconda guerra mondiale. Io in particolare interpreto una donna che attraverso la sua fermezza psicologica e quindi giocando di astuzia e di determinazione, riesce a salvare il marito e ed a proteggere le figlie dai nazisti che improvvisamente le piombarono in casa, per cercare appunto il marito.

Nel 2018 ti abbiamo visto in tre grandi progetti: terra bruciata, “Rimetti a noi i nostri debiti” e “Il miracolo” tre progetti diversi ma molto importanti. Che esperienza è stato recitare su questi tre importantissimi set

Sono progetti impegnativi ed io adoro l’impegno. Sono anche di impegno sociale, di lotta verso qualcosa di ingiusto e quindi a me personalmente piace molto farmi portatrice di un cinema che può scuotere le coscienze, far riflettere.

Con quale regista ti piacerebbe lavorare?

I miei rimpianti sono Olmi e Bertolucci… e sono indecisa tra Almodovar e Ashgar Farhadi. Bellocchio l’ho solo sfiorato e quindi vorrei potere esssere diretta bene da un Maestro di tale sapienza. Ma…allo stesso tempo con Checco Zalone. La parte mia comica deve ancora venire fuori!

Un consiglio per un giovane che vuole avvicinarsi al mondo del cinema e della televisione

Io dico sempre studiare , studiare e studiare e…..tenacia. Divertirsi però. Poi prepararsi ragazzi: ci vuole tanta forza psicologica.

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