Intervista all’attrice Angela Melillo, che attualmente in scena al teatro, ci racconta i retroscena e la vita passata in TV.
Un appuntamento extra-stagione per il Parioli Costanzo con lo spettacolo “Bacco, Tabacco… E Cenere! Poco diritto e molto rovescio”, che vede in scena, ancora oggi, la nostra ospite, l’apprezzatissima Angela Melillo, in uno spettacolo impreziosito dalla regia di Claudio Insegno. Racconti, vissuto personale e tanto altro in questa nostra intervista…
Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Angela Melillo. Attualmente possiamo applaudirti in teatro ne “Bacco, Tabacco… E Cenere! Poco diritto e molto rovescio”, con al tuo fianco Salvo Buccafusca e Patrizia Pellegrino. Cosa puoi dirci a riguardo?
«Questo progetto era in cantiere da un anno e, saperlo in scena, ci rende davvero felici, in questo momento. Toccheremo tanti teatri, tante città, guidati da una forte emozione. Il teatro è per me pura magia, una grande palestra, proprio perchè si ripete di sera in sera, ma non è mai la stessa cosa. Ogni replica ci regala qualcosa di divertente, in questa grande farsa teatrale…».

Quali sensazioni sono legate al pubblico, alla ‘possibilità’ di essere, se vogliamo, anche ‘giudicata’, di volta in volta?
«Quando sei in scena avverti ogni minima cosa, ogni piccolo sussulto. Applaudire ad ogni cosa è impossibile e, a suo modo, anche il silenzio contiene i suoi assenzi. L’importante, a mio avviso, è che il pubblico stia bene, che venga accolto al meglio, dimenticando i propri pensieri, staccando dalla solita routine».
Quali rituali ti accompagnano di volta in volta prima di salire sul palco?
«Sono una persona abbastanza scaramantica. Non ho particolari rituali. Tendo, per lo più, a ripetere le stesse cose, di sera in sera. Ho un mio ordine, un modo di fare che diventa, di sera in sera, pura routine… Fissazioni proprie, personali».
Cosa ti ha regalato, ad oggi, questo mestiere?
Tante soddisfazioni! In questo mestiere, per fortuna o purtroppo, non si arriva mai, c’è sempre da imparare. Oggi, ad esempio, posso dirti che lavorare per la prima volta con Claudio Insegno mi ha regalato qualcosa in più, così come la possibilità di prendere parte ad una farsa, un’altra grande novità, per me. Questa carriera mi regala sempre qualcosa di diverso e questo fa parte del bello, poi ci sono anche i sacrifici e vanno messi in conto».
Ti risulta facile gestire il lavoro annesso al privato?
«Non è sempre facile gestire lavoro e privato. Questo mestiere è bellissimo, certo, ma è anche molto particolare, senza orari, ma va bene così. Ogni sacrificio fatto ha un suo senso e contribuisce a rendermi felice. A sostenermi, per fortuna, ho un marito straordinario che mi supporta e che, come me, vive le sue particolarità a livello lavorativo».

Quali valori cerchi di trasmettere a tua figlia?
«Non le impedisco di vivere le sue esperienze ma senza dimenticare di fare molta attenzione, di non lasciare nulla al caso, alla superficialità. È fondamentale, cosa che le ripeto spesso, non dimenticare di dirsi mai la verità».
Quali sogni, ancora oggi, restano da realizzare?
«Sogno di poter essere spensierata, nulla più! Tutto ciò che arriverà sarà ben accetto. In caso contrario, va bene così, sono felice di ciò che ho. Prendo la vita per come viene, senza dimenticare di avere un giusto equilibrio, in ogni cosa».
Anticipazioni legate al tuo futuro artistico?
«In pentola bolle sempre qualcosa ma, per superstizione, preferisco tenere ancora riserbo sul tutto…».
La Gazzetta dello Spettacolo Il quotidiano dello ShowBiz


