Pietro Masotti: vi racconto il “mio Paradiso”
Una lunga intervista all’attore Pietro Masotti, disponibilissimo e voglioso di raccontarsi sul suo “Paradiso delle Signore”.
Tra i personaggi di spicco de “Il Paradiso delle Signore” c’è di certo l’attore Pietro Masotti, pronto a parlarci dell’esperienza che vive ormai da anni, dei colleghi di set, del ‘suo’ Paradiso…
Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Pietro Masotti. Sei tra i personaggi più apprezzati del daily de “Il Paradiso delle Signore”, che esperienza stai vivendo, quali sensazioni?
Un’esperienza di certo rivoluzionaria perché in un attimo mi ha cambiato la vita. Mi ha regalato tanta popolarità ed anche una certa tranquillità economica, in questi ultimi sei anni. A livello artistico non da meno, perché mi permette di poter esplorare ancor più questo mestiere che amo, girando anche per più di dodici ore al giorno, una vera e propria palestra. Il mio personaggio, negli ultimi tempi, ha vissuto non poche situazioni e, almeno al momento, vive un’incertezza sentimentale, un percorso un po’ rocambolesco, con un bacio/tradimento degli ultimi giorni…

Tanti cambiamenti, come dicevi poc’anzi, e diverse situazioni da portare in scena…
Parliamo di un ragazzo intraprendente che, in un modo o nell’altro, riesce a fare carriera, a cambiare il proprio status sociale.
Quali consapevolezze ha portato con sé l’ingresso nel Paradiso così come il rapporto che oggi vivi con il pubblico?
Se parliamo di consapevolezze, posso dirti che ho la percezione di piacere e vale lo stesso quando mi rivedo. L’empatia e l’impegno ci sono e l’idea che tutto ciò venga ripagato fa la differenza. Accetto anche i pareri negativi perché è giusto fare i conti con le simpatie e le antipatie.

Ti chiederei, se possibile, un tuo personale ricordo del collega Pietro Genuardi con cui hai girato non poche scene, insieme al ricordo di altri due protagonisti del ‘passato’, scomparsi recentemente come lui, Valentina Tomada e Andrea Savorelli?
Non ho particolari ricordi di Andrea, purtroppo, se non quando ho avuto modo di incrociarlo in mensa, in alcune occasioni. Mi è sempre parso un ragazzo sensibile, alla ricerca di ciò che la vita potesse regalargli. Di Valentina Tomada posso dirti che era molto simpatica, davvero una brava persona, ed è un dispiacere enorme sapere che non sono più con noi. Pietro, invece, è un pezzo del ‘mio’ Paradiso che è andato via. Sapeva darmi sempre degli ottimi consigli, come quando mi intimò di tenermi dritto, sulla schiena, e ricordo le risate, la decisione unanime nello smettere di fumare insieme a Emanuel Caserio. C’era un clima sempre molto bello con lui, di famiglia, e ciò che mi ha più colpito è stato il fatto che sia riuscito a tenere fuori dal set la malattia. Era la persona di sempre, con la stessa energia e voglia di scherzare, al di là di tutto. Lo guardavo con un fare sbalordito per la forza incredibile che aveva. Non sarà semplice continuare questa esperienza senza averlo con noi e so per certo che il ‘nostro’ banco di prova sarà sul set, al rientro, quando ci renderemo ancora più conto del fatto che Pietro non sarà al nostro fianco…
Quali considerazioni su questo percorso e quale ruolo vorresti poter interpretare, un domani?
Sono tanti i ruoli da portare ancora in scena e, ti dirò, sento anche la necessità di fare altro dal recitare. Mi piace studiare musica, suonare la chitarra ma, se di ruoli vogliamo parlare, mi piacerebbe affrontare qualcosa di leggero, un poliziotto pugliese, ad esempio, magari un po’ svampito…
Che periodo stai vivendo?
Da un anno, circa, combatto con qualche attacco di panico e con un po’ di ansia. Ne sono venuto fuori da poco, grazie alla musica, così come alla vicinanza della mia ragazza, del mio cane e della mia famiglia.

Pietro Masotti, un messaggio da lanciare a chi segue “Il Paradiso delle Signore”, un prodotto che ci porta a rivivere valori che oggi non sono più ben radicati come un tempo, insieme alle varie scoperte ed evoluzioni dell’epoca. Quale parallelismo si è venuto a creare in te nel vivere questo set?
Non ho vissuto quegli anni e non posso sapere cosa sia stato, nel reale, ma comparando il tutto ai miei tempi posso dirti che noto davvero una mancanza di reali valori, così come la mancanza di amicizia, di socialità. Pur avendo i social, c’è poca voglia di confrontarsi, forse perche tutto viene visto come una forma di scontro e non un semplice modo per discutere in maniera pacifica di qualcosa, ‘insieme’. Ci stanno allontanando, invece che avvicinando. Ricordo che quando studiavo viaggiavo spesso, facendo il pendolare tra Roma e Anagni, e avevo non pochi tempi morti prima del prossimo treno, e in quei momenti leggevo, scrivevo un diario, e osservavo la realtà delle persone, il loro camminare, così come il modo di parlare. Un modo per continuare il mio studio anche fuori dalle ore in Accademia.
Quanta attesa per il ritorno sul set del “Paradiso delle Signore”?
Tornerò sul set del Paradiso a fine maggio. Utilizzo questi quattro mesi di stacco per riprendermi psicologicamente. Facciamo qualcosa che è al di fuori del ‘classico’ lavoro da attore. La mole di scene da apprendere sono tante e quando non sono sul set cerco di dedicarmi alla mia persona, alla famiglia, alla musica, al giardinaggio, così come al mare…