Il Festival Internazionale del Cinema di Salerno arriva alla sua 74a edizione dal 7 al 12 dicembre 2020 e vede un programma davvero ricco e costellato di grandi ospiti nazionali ed internazionali.
Quest’anno si presenta in veste online per sopperire alla chiusura dei teatri dettata dalla problematica sanitaria. Lo staff organizzativo, infatti, al fine di non rinunciare ad un appuntamento annuale così importante, ha risposto all’emergenza Covid-19 con un’edizione creativa ed intelligente optando per una fruizione digitale così da permettere a tutti gli spettatori di restare al sicuro a casa, come prescrivono le disposizioni, senza perdersi la kermesse cinematografica made in Salerno.
Le dichiarazioni
Paola De Cesare, Direttrice Artistica del festival afferma: “Il Festival da sempre assegna al cinema un’importante funzione sociale e la sua finalità è quella di adeguare costantemente la propria linea con uno sguardo all’evoluzione delle tecnologie e dei nuovi mezzi audiovisivi. Per questo motivo, mai come quest’anno, con l’emergenza Covid-19 non potevamo esimerci dal non rimboccarci le maniche e trasformare il FICS in versione digitale. Ci mancherà moltissimo il calore del pubblico, l’emozione del “dietro le quinte” e le performance dal vivo. Siamo stati obbligati anche a rinunciare a diversi show già programmati da tempo e a rifiutare tante bellissime proposte artistiche che richiedevano necessariamente un’esibizione live. Nonostante tutto, sono stati tanti gli artisti che hanno voluto superare questo momento e adeguarsi alle nuove tecnologie offrendoci il proprio talento seppur attraverso lo schermo di un computer“.
Gianni Pagliazzi, Responsabile Relazioni Esterne della kermesse aggiunge: “L’emergenza da Covid-19 ha creato non pochi problemi al settore cinematografico, ma è importante guardare sempre al lato positivo che la vita e soprattutto gli imprevisti ci riservano. È indubbio che gli eventi dal vivo siano magici: creano pathos, empatia con il pubblico ed emozioni che, attraverso uno schermo, sono più difficili da suscitare. Nonostante ciò, grazie alla piattaforma digitale, le barriere geografiche sono state abbattute e quest’anno abbiamo avuto la possibilità di vantare un parterre di ospiti nazionali, ma anche oltre oceano, che hanno con entusiasmo accettato il nostro invito e che parteciperanno alla kermesse grazie ad un semplice click. Sono dell’idea che la tecnologia ed il futuro debbano stare al servizio della tradizione e, mai come quest’anno, il nostro Festival ha reso concreto questo binomio perfetto“.
L’edizione 2020 del FICS ricorderà i più grandi talenti del ‘900 del nostro bel Paese, Alberto Sordi, che quest’anno avrebbe compiuto 100 anni, ed Ennio Morricone, il celebre compositore scomparso lo scorso luglio, e vanterà una giuria d’eccezione, un parterre di qualità che vedrà la presenza del giornalista Gaetano Amatruda, del regista Alfonso Della Rocca e di Ambrogio Crespi, regista vincitore della scorsa edizione del FICS grazie al suo film denuncia sulla ndrangheta dal titolo “Terra Mia. Non è un paese per tutti”.
Circa 250 i film selezionati di quest’anno, di cui 120 stranieri provenienti da ogni parte del mondo come: Cina, Brasile, Islanda, Olanda, Nigeria, Germania, Romania, Austria, Giappone, Pakistan, USA, Bolivia, Argentina, Messico, Etiopia, Francia, Spagna, Colombia, Regno Unito, India, Austria, Grecia, Algeria, Corea, Iran, Marocco, Slovenia, Uruguay, Austria, Cuba, Irlanda, Nepal, Svezia, Belgio, Danimarca, Lettonia, Oman, Svizzera, Bulgaria, Ecuador, Lituania, Portogallo, Siria, Canada, Egitto, Chile, Turchia, Ucraina, Federazione Russa e Ungheria.
“Fortunatamente, nonostante le difficoltà operative, si è attuato un vero e proprio miracolo grazie soprattutto alle moltissime richieste di partecipazione ricevute da ben 50 nazioni e da Paesi lontani che attualmente vivono in condizioni sociali e politiche davvero difficili. Ciò, ci ha permesso di effettuare una selezione ben studiata ed accurata, proponendo un ventaglio vasto e versatile che passa dai documentari ai cartoni animati, dai lungometraggi scientifici a quelli di carattere culturale. Insomma, un florilegio di lungometraggi completo capace di accontentare i gusti e gli interessi di tutti“, spiega il Patron, Mario De Cesare.