Quando si parla di testi di brani che hanno reso noti gli artisti (soprattutto) campani, non può che farsi il nome di Vincenzo d’Agostino.
Ed è così che il 9 novembre 2022, al Palapartenope di Napoli, arriva un evento unico per celebrare i 40 anni di carriera del maestro paroliere Vincenzo D’agostino.
Le ho scritte per voi
Sarà una serata speciale all’insegna della musica che vedrà sul palco ventuno artisti che hanno cantato le canzoni scritte dal Maestro e reso grande Napoli e la scena neomelodica napoletana grande nel mondo.
Ecco i nomi che omaggeranno il paroliere alternandosi sul palco: Sal Da Vinci, Francesco Merola, Gianni Fiorellino, Rosario Miraggio, Tony Colombo, Natale Galletta, Giovanni Galletta, Giusy Attanasio, Nancy, Stefania Lay, Emiliana Cantone, Paola Pezone, Francesco Da Vinci, Mauro Nardi, Gianluca Capozzi, Alessio, Raffaello, Erry Mariano, Sabrina, Enzo Barone, Michele Taurino, Ciro Renna, Anthony, Ida Rendano, Marco Calone, Ivan Granatino, Moderuup, Joka Diablo, Yoseba, Alma, Luciano Caldore; più uno special guest.
La conduzione dell’evento vedrà un trio inedito: Fabio Esposito stilista, l’ex volto di uno dei programmi di Maria De Filippi di origini napoletane Giovanna Abate e, inviata dal backstage, la giovane influencer, celebre su Instagram e TikTok, Aurora Baruto. Il format è scritto da Gabriele Parpiglia e Fabrizio Scippa.
Le dichiarazioni
Vincenzo d’Agostino ci racconta: “Sono partito senza niente in tasca, solo con una penna le parole nate dal cuore. Mi sarebbe piaciuto che ci fosse accanto a me il mio grande amico Mario Merola. A lui devo tutto“.
I biglietti per l’evento sono disponibili in ticketteria o attraverso i canali digitali più diffusi. E voi se dovesse pensare ad un testo di D’Agostino, qual è la prima canzone che vi viene in mente? Scrivetecelo nei commenti!
Vincenzo D’Agostino
Partito negli anni 80 al fianco del Re della sceneggiata, D’Agostino nel suo percorso di paroliere porterà i suoi brani diverse volte in gara al Festival di Sanremo, tra questi la famosa “Cient’anne” che vide insieme Gigi D’alessio e Mario Merola.
Con Gigi D’Alessio iniziò un grande rapporto sancito dal successo di “Non dirgli mai”: «È stato il primo brano scritto in italiano, scritto proprio per Sanremo, c’è una sola espressione in napoletano ‘Si staser t’avessa vasà’ questa frase scritta in italiano ‘se stasera dovesse baciarti’ perde proprio di carnalità. Arriva un’altra emozione, meno male che abbiamo una lingua madre che è il napoletano, come autori, noi napoletani siamo avvantaggiati rispetto ad altri». A questi seguirono “Tu che ne sai, “L’amore che non c’è” e “Respirare”, tutti in concorso nella città dei fiori.
Sempre al festival sono suoi i brani di Anna Tatangelo “Ragazza di periferia” e “Bastardo”, e quello di Sal Da Vinci “Non riesco a farti innamorare” classificatosi terzo nel 2009.
La regia è dell’autore e giornalista Gabriele Parpiglia, che ne ha scritto il format insieme allo stesso Scippa. “La mole di affetto che si è verificata in questa prima edizione dedicata alla celebrazione dei 40 anni del maestro Vincenzo D’Agostino, ci ha fatto pensare a un evento riproponibile già dal prossimo anno con la presenza di artisti e altre canzoni, sempre scritte dal maestro, e i giovani parolieri napoletani in gara con i loro testi. Chi vincerà il “Premio D’Agostino” vedrà il singolo prodotto da noi. Seguirà dopo l’evento la spiegazione per partecipare alle selezioni. Ma l’appuntamento è fissato già per il 2023“, queste le dichiarazioni di Parpiglia durante la conferenza stampa.